SlowStayInItaly: l’ospitalità che riscopre il turismo lento in Italia
Nel 2020 un gruppo di gestori di piccole strutture ricettive ha colto “l’occasione” della pandemia per creare la rete SlowStayInItaly, dedicata al turismo lento e a chi ama vivere esperienze genuine, rispettose delle tradizioni locali e dell’ambiente
SlowStayInItaly nata nel pieno della pandemia, proprio durante il blocco forzato del turismo, grazie alla passione e all’impegno di Silvia Mulazzani e di un gruppo di host visionari, con l’intento di promuovere l’ospitalità italiana autentica. Il progetto è cresciuto rapidamente, raccogliendo adesioni da piccole strutture ricettive distribuite in tutta Italia, che offrono ai viaggiatori un’esperienza di turismo lento, contemplativo e rispettoso delle tradizioni locali.
A novembre del 2023 è avvenuta la trasformazione ufficiale di SlowStayInItaly in Associazione dedicata alla promozione turistica e culturale. Diversi e ambiziosi gli obiettivi tra i quali: favorire la diffusione dell’ospitalità turistica di tipo familiare, creare programmi promozionali, organizzare eventi, mostre, convegni, workshop, educational tour, sostenere la formazione continua e la crescita professionale degli associati.
Riunire realtà lontane e anche molto diverse sotto un unico nome è stata un’iniziativa nata durante la pandemia, a chi è venuta l’idea e come avete fatto a “rintracciarvi”?
L’idea di creare SlowStayInItaly – ci risponde Veronica Furini, Presidente dell’Associzioane – è nata nel periodo in cui molti di noi, gestori di piccole strutture ricettive, sentivamo la necessità di connetterci e supportarci a vicenda. La voglia di condividere esperienze e affrontare insieme le sfide del momento ci ha spinti a cercarci tramite social e nel gruppo che si è creato, alla fine sono rimaste tutte persone che gestivano B&B e case vacanza con un’accoglienza familiare e genuina. Questo desiderio comune di collaborazione ha portato alla formazione di una rete poi trasformata in associazione che valorizza il turismo lento e l’ospitalità autentica, rispettando le unicità di ciascuna struttura, di ciascun luogo, della cultura locale e delle tradizioni
In quanti avete cominciato e quanto siete oggi?
Abbiamo iniziato nel 2020 come un piccolo gruppo di circa 18 persone, tutte desiderose di promuovere un turismo più lento e consapevole. Oggi, nel 2025, siamo cresciuti fino a diventare un’associazione culturale composta da più di 30 strutture associate, distribuite in tutta Italia e in continua crescita per poter offrire ai nostri ospiti una scelta più ampia tra strutture accomunate da una stessa visione ma sparse lungo tutto il territorio.
Come e su quali media vi trovano gli ospiti?
I nostri ospiti, appassionati di turismo lento, possono scoprire le strutture principalmente attraverso il nostro sito web ufficiale, che funge da vetrina per tutte le realtà associate. Inoltre, siamo attivi sui principali social media, dove condividiamo storie, esperienze e aggiornamenti sulle nostre attività. Riviste di settore, blog di viaggio, fiere ed eventi dedicati al turismo sostenibile, sono invece cammei che aumentando la nostra visibilità e ci permettono di attrarre un pubblico più ampio che sposa la nostra filosofia e apprezza i nostri suggerimenti per vivere la loro vacanza “a ritmo lento”.
Avete visto cambiare il vostro lavoro in questi anni? Vi siete accorti di una nuova direzione nelle richieste del pubblico?
Negli ultimi anni, abbiamo osservato un crescente interesse verso esperienze di viaggio più autentiche e personalizzate. I viaggiatori cercano spesso un contatto diretto con la cultura locale, desiderano rallentare i ritmi e immergersi nella quotidianità dei luoghi che visitano alla scoperta del territorio in modo più sostenibile e portando a casa una collezione di emozioni, di relazioni umane e di esperienze profonde, capaci di andare la lista dei “must do”. Questo ha rafforzato la nostra convinzione dell’importanza del turismo lento e ci ha spinti a valorizzare ulteriormente le tradizioni, l’enogastronomia locale e le attività che permettono una connessione profonda con il territorio.
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