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Visitare la Franciacorta: quattro meraviglie da scoprire

di Redazione Ville&Casali

Visitare la Franciacorta

Visitare la Franciacorta è un’esperienza unica e più variegata di quanto si possa pensare. Non solo possiamo rifarci gli occhi con le bellezze paesaggistiche e naturali, assaporare tesori della tradizione enogastronomica e scoprire luoghi incredibili, ma possiamo anche visitare posti sorprendenti e scoprire piccole perle di sapere.

Ecco, allora, tre aspetti inattesi che visitare la Franciacorta può portarci a conoscere.

Torbiere del Sebino: vi nidificano 25 specie di uccelli

Oasi naturalistica di interesse internazionale. Dichiarata Riserva Naturale della regione Lombardia dal Visitare la Franciacorta1983, gli specchi d’acqua e la sua vegetazione palustre si estendono per circa 360 ettari, tra suggestivi camminamenti e passerelle in legno. Il posto migliore per poterle ammirare in un solo colpo d’occhio è il cortile del monastero di San Pietro in Lamosa a Provaglio d’Iseo. Gli scavi per l’estrazione della torba hanno infatti dato origine alle numerose vasche ancora oggi visibili, dove hanno trovato il loro habitat naturale centinaia di uccelli di specie anche rare e varie piante palustri, tra specchi d’acqua ricoperti da ninfee.

Qui nidificano ben venticinque specie di uccelli di palude, come l’airone cinerino, lo svasso maggiore, l’airone rosso, il cormorano, il mestolone, il falco di palude e il nibbio bruno.

Percorso di 80 km

Nata nel 2000 dalla sinergia tra operatori privati (aziende vitivinicole, produttori di prodotti tipici e artigiani, alberghi, dimore storiche, ville in affitto, ristoranti, trattorie, osterie, wine-bar, aziende agrituristiche, campeggi, enoteche, agenzie viaggi, campi da golf, noleggio biciclette) ed enti pubblici e privati (Comuni, associazioni per la promozione del territorio) la Strada del Franciacorta, fra le prime in Visitare la FranciacortaItalia, è un percorso di 80 km che ha lo scopo di promuovere e sviluppare le potenzialità turistiche, in particolar modo legate al turismo enogastronomico della Franciacorta.

I soci sono 215. Socio onorario è Gualtiero Marchesi. La presidente è Lucia Barzanò.

Info: Associazione Strada del Franciacorta – Tel. 030.7760870

Il museo che ospita la storia

una collezione straordinaria di oggetti raccolti con passione da Gualberto Ricci Curbastro, che lo fondò nel 1986 accanto alla sede della sua cantina di Capriolo.

Un museo “vivo” che trasmette saperi e conoscenze e che ad oggi è stato visitato da oltre 200mila persone che hanno potuto ammirare gli oltre tremila oggetti. C’è anche una ricca biblioteca con oltre 2500 volumi. Così oggi, come un tempo, ogni visitatore viene accolto e guidato tra le varie sale, con visita conclusiva alla cantina, dove sono esposti pezzi pregiati, compresa l’illustrazione del ciclo di produzione del Franciacorta Docg e degustazione di uno o più vini.Visitare la Franciacorta

La Sala della Veterinaria, ad esempio, espone gli attrezzi per la lavorazione del terreno e dettagli sulla cura degli animali, inclusa l’antica arte dei maniscalchi. Carri agricoli, ruote, gioghi, basti, strumenti da carrettieri completano il panorama del lavoro dell’uomo con l’ausilio degli animali.

Dedicata alla vite, al vino e all’attività di bottaio è la Sala dell’Enologia. In breve, è la storia agricola della Franciacorta racchiusa in un museo, tutto da visitare e da vivere.

Antiquariato in cantina

Un antiquariato un po’ insolito, nascosto in un parco secolare, inserito nell’azienda vitivinicola Ricci Curbastro, accanto alle cantine dove matura il Franciacorta.

Visitare la FranciacortaPer trovarlo bisogna scoprirlo, non ha vetrine sulla strada. Evelina Ricci Curbastro propone una grande varietà di tessuti, lampade, tavolini e complementi d’arredo. Tutte idee originali e insolite, tutti pezzi unici. Lampadari, lampade a stelo e da tavolo, appliques, paralumi artigianali disegnati ed eseguiti su misura.

Non manca la passione per il riuso, come dire, “prima di buttare via quello che fa disordine nel vostro solaio, passate da noi!”. Così troviamo ferro e cristallo, terrecotte e tessuti, un tavolino-vetrina e un’antica porta laccata, un tavolo da scrivania, un setaccio in legno per bottoni e tante altre “chicche”, tutte da scoprire.

 

 

A cura di MARIA PAOLA GIANNI

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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