Dal Liberty al design italiano
La creatività italiana, tra arte e design, viene celebrata in un’interessante esposizione al Palazzo delle Esposizioni di Roma.
La mostra “Una dolce vita? Dal Liberty al design italiano. 1900-1940” organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con il Musée d’Orsay di Parigi e curata da Guy Cogeval e Beatrice Avanzi con Maria Paola Maino e Irene de Guttry propone infatti un interessante itinerario attraverso un percorso cronologico composto da più di cento opere e basato su un dialogo continuo tra arti decorative e arti plastiche.
Si inizia, quindi, con lo stile Liberty, del primo Novecento, e si prosegue con il suo opposto, il Futurismo, movimento d’avanguardia nato nel 1909 dalla mente di Tommaso Marinetti. Si passa, poi, agli anni del “Ritorno all’ordine”, in cui il recupero della cultura classica assume in Italia diverse declinazioni nell’ambito delle arti plastiche e decorative. In maniera analoga, una visione incantata, sospesa tra ispirazione classica e gusto déco, caratterizza le ceramiche di Giò Ponti, o ancora le prime creazioni in vetro di Carlo Scarpa.
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