Mostre imperdibili per il nuovo anno
Tante le mostre imperdibili in giro per l’Italia da poter scoprire e visitare tra la fine di questo 2016 e il 2017.
Per tutti i gusti, dall’Oriente di Hokusai, all’impressionismo di Monet e Renoir fino a Picasso e la sua vita.
Ecco gli appuntamenti più interessanti.
NASCITA, SVILUPPO E TRASFORMAZIONE DELL’IMPRESSIONISMO
Una mostra storica, suddivisa in nove sezioni, che permette ai visitatori di ammirare i capolavori che hanno segnato la storia dell’arte, provenienti da musei e collezioni di tutto il mondo. “Storie dell’impressionismo, i grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin”, è raccontata in 120 opere: dipinti, fotografie e incisioni a colori su legno e nove capitoli con intento di natura didattica.
L’esposizione, a cura di Marco Goldin, rimarrà aperta no al 17 aprile 2017 presso il Museo di Santa Caterina a Treviso.
Un racconto del periodo che va dall’Ottocento no ai primi anni del Novecento con le opere di Manet, Degas, Renoir, Monet, Pissarro, Sisley, Toulouse Lautrec, Van Gogh, Gauguin, Seurat e molti altri grandi artisti.
La particolarità di questa mostra sta nell’attenzione posta sul percorso, lo sviluppo e la trasformazione dell’impressionismo: dalla pittura accademica di Ingres e Bouguerau no alla fase conclusiva di questa corrente.
INFO: Linea D’Ombra
HOKUSAI, HIROSHIGE E UTAMARO, I TRE ARTISTI DELL’UKIYOE
Attraverso 200 xilogra e policrome e libri illustrati provenienti dalla prestigiosa collezione dell’Honolulu Museum of Art, la mostra propone un viaggio nel mondo artistico e umano dei maestri che hanno influenzato scuole e artisti del Giappone e dell’Europa, contrapponendo all’etica del samurai il godimento del singolo momento, il piacere, il divertimento in ogni sua forma.
Proprio ai tre artisti per eccellenza del “Mondo Fluttuante”(Ukiyoe) è dedicata la mostra a Palazzo Reale, a cura della professoressa Rossella Menegazzo, docente di Storia dell’arte dell’Asia Orientale.
L’esposizione, promossa e prodotta da Comune di Milano- Cultura, Palazzo Reale e MondoMostre Skira, si inserisce all’interno delle celebrazioni del centocinquantesimo Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia, avviate con la stipula del primo Trattato di Amicizia e commercio firmato nel 1866.
La mostra metterà in luce da una parte le peculiarità tecniche, l’abilità e l’eccentricità dei singoli artisti, dall’altra il mercato dell’immagine dell’epoca che richiedeva di trattare soggetti precisi, luoghi e volti ben noti al pubblico, temi e personaggi alla moda.
Scorci di ponti, cascate, quartieri di Edo, di Kyoto e delle province più lontane, insieme ai volti, all’eleganza dei kimono e alla sensualità delle donne più belle dell’epoca dipingono il quadro di una società e accompagnano l’osservatore, di allora come di oggi, nei luoghi e nelle località frequentati dai tre maestri e dai loro contemporanei.
L’arte giapponese ha, infatti, rappresentato una vera e propria svolta nello stile, nel gusto e nel pensiero occidentale.
INFO: Palazzo Reale Milano
PABLO PICASSO E LA FOTOGRAFIA
Il museo dell’Ara Pacis ospita la mostra “Picasso Images. Le opere, l’artista, il personaggio” curata da Violette Andres e Anne de Mondenard. Ideata da Electa con la collaborazione del Musée National Picasso Paris.
Circa duecento fotografie accompagnate da disegni, sculture, opere grafiche e dipinti per mostrare il percorso di un artista eccezionale.
Il ritratto più intimo di un uomo che ha saputo costruire la sua fama mondiale. Un’esposizione inedita, articolata in tre sezioni, che per la prima volta ricostruisce in maniera esaustiva il rapporto dell’artista con la fotografia: dai primi tentativi di utilizzo, come strumento di indagine approfondito del mondo circostante, alle fruttuose collaborazioni artistiche con fotografi d’avanguardia, tra cui Brassai e Dora Maar, poi sua compagna.
L’ultima sezione racconta la maturità artistica di Picasso: dal dopoguerra in poi, coltiverà la propria immagine d’artista alimentandone il mito.
INFO: Ara Pacis
LE FOTO DI HENRI CARTIER BRESSON
“Sono solo un tipo nervoso, e amo la pittura. Per quanto riguarda la fotografia, non ci capisco nulla” diceva Henri Cartier Bresson.
Centoquaranta scatti per immergersi nel mondo del grande maestro francese che considera la foto, o meglio lo scatto, come un qualcosa che non necessita di miglioramenti.
La tecnica rappresenta solo un mezzo che non deve prevaricare l’esperienza iniziale, quella reale dove si decide il vero significato e la qualità di un’opera.
Proprio per questo, Bresson non torna mai a inquadrare le sue fotografie, le accetta o le scarta.
Lo scatto è per lui il passaggio dall’immaginario al reale. Un grande artista del Novecento che si differenzia nei suoi scatti per la spontaneità e la sua capacità di cogliere il momento.
Un percorso imperdibile per far conoscere e comprendere, ai visitatori, la filosofia di uno dei maestri della fotografia moderna.
INFO: Villa Reale di Monza
A cura di SARA CERAVOLO
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