Fermo: patria del turismo e della cultura
Fermo, da decenni nota in tutto il mondo per la produzione di scarpe, sta vivendo ora un nuovo rinascimento dal punto di vista del turismo e della cultura. Percorrendo le strette e contorte vie si scoprono tesori di rara bellezza, dal Palazzo dei Priori, singolare unione di un edificio nobiliare del XIII secolo con la Chiesa di San Martino, al Duomo, fino alla grande suggestione delle cisterne romane, un complesso archeologico di 2.200 metri quadrati risalente al I secolo d.C. situato sotto via Paccarone. Fino a qualche anno fa Fermo era associata soprattutto ai suoi distretti industriali, quello calzaturiero principalmente, concentrato tra i comuni di Montegranaro, Monte Urano e Porto Sant’Elpidio e noto in tutto il mondo per i marchi Hogan, Tod’s, Loriblu (oltre 2 milioni di euro di export all’anno, quest’ultimo), e quello del cappello, con lo storico marchio Sorbatti. È qui che si realizzano le migliori scarpe del mondo e che il concetto di made in Italy tocca uno dei suoi più alti ed emblematici livelli.
La perfezione della manifattura: tradizione di Fermo
La specializzazione del comparto produttivo è diventata, tra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento spina dorsale della cultura locale. Basta fare un giro per il distretto, tra le diverse provinciali che valicano le colline e collegano i comuni, per rendersi conto dell’imprinting che questa realtà ha avuto sul tessuto sociale. Molti turisti stranieri si sorprendono della miriade di punti vendita al dettaglio, outlet e temporary shop di scarpe e borse così rinomate nel mondo da costituire spesso oggetto di plagio, le stesse che si ritrovano, come mere copie, sulle bancarelle abusive delle principali capitali europee. Come in altri distretti nazionali ci si ancora all’originalità del prodotto e la parola “qualità” viene ripetuta come un mantra dagli addetti ai lavori. Certo la perfezione della manifattura, unica nel suo genere, resta la via maestra per superare i momenti di crisi, ma la cattiva congiuntura si è fatta sentire anche da queste parti, segnando un seppur moderato segno meno (- 0,2%) nei volumi della produzione del terzo trimestre 2014, come evidenzia l’indagine di Confindustria Marche.
Pacchetti turistici per incentivare il turismo
Tuttavia, come spesso accade, l’avvento della crisi non ha segnato solo un momento di depressione, ma ha anche sollevato interessanti opportunità per rivalutare alcuni comparti economici fino ad oggi trascurati. Uno tra tutti quello del turismo, come spiega con entusiasmo il neo presidente della Marca Fermana Maurizio Marinozzi, che ha da poco siglato un patto di collaborazione con l’ente turismo di Praga, per facilitare gli scambi culturali tra i due paesi e ora guarda ai paesi scandinavi: “Stiamo costituendo specifici pacchetti turistici e patti di amicizia, per facilitare l’arrivo degli stranieri”. Un altro progetto, invece, è legato al grande evento italiano dell’Expo: “Partendo da una visione allargata ed eterogenea del nostro territorio, stiamo creando due porte di accesso per quei turisti e visitatori dell’Expo che avranno la possibilità di venirci a visitare nei giorni della manifestazione. Perché, anche se il tema dell’Expo è l’alimentazione, l’uomo non si nutre solo di cibo, si nutre anche di cultura e bellezze artistiche e quindi vorremmo creare nell’immaginario del turista una “città-territorio” che concentri e faccia conoscere tutte queste eccellenze.
Fermo: territorio ricco di potenzialità
Una porta è costituita dall’aeroporto di Falconara; l’altra è la nuova sede espositiva dell’azienda Loriblu, a Porto Sant’Elpido, chiamata “diamante” per la sua forma. Grazie ad una collaborazione con il noto marchio di scarpe, avremo a disposizione questo spazio per i mesi dell’Expo in cui dar vita ad un’ulteriore vetrina delle eccellenze del fermano e creare incontri e sinergie con appassionati, curiosi e operatori del settore. Un po’ in ritardo rispetto ad altre regioni abbiamo scoperto le potenzialità turistiche del nostro territorio e adesso stiamo lavorando soprattutto per aumentare il numero dei servizi, creare percorsi culturali, visite alle aziende, itinerari naturalistici da fare in bici. Dare al turista un’ampia gamma di possibilità. La “città-territorio” è tante cose insieme, mare montagna, cultura, moda. Noi vogliamo mostrarle e farle vivere tutte”.
Di Fermo abbiamo parlato nel numero di marzo di Ville & Casali, se l’hai perso o se vuoi rileggere i numeri arretrati, la soluzione è scaricare la App, da questo collegamento.
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