Il gusto del dettaglio
Nel laboratorio orafo di Gianni Murgia vengono creati, con grande perizia e infinita passione, manufatti preziosi che raccontano storie millenarie della Sardegna, monili intrisi di simbologia e cultura che ancora oggi incantano per il loro senso artistico. Fili d’oro finissimi che si intrecciano e disegnano trame simili al pizzo, decori impreziositi da pietre preziose, coralli e ossidiana.
La ricchezza e il valore del gioiello sardo va riconosciuto nelle varie influenze culturali che ha subito e oggi lo si distingue dalla capacità di tramandare gli elementi essenziali nelle nuove forme moderne attraverso l’eccellenza della tecnica. “In Sardegna vi sono solo cinque filigranisti esperti come me”, dice Murgia a Ville&Casali. “Si tratta di un lavoro artistico complesso, che richiede, oltre alla tecnica, anche una innata passione”. Ecco, allora, oggetti particolati e ricchi di simboli, come gli orecchini a galletto, o un amuleto per neonati in cui la pietra scura assorbe il male mentre il corallo dona forza. Non mancano reliquiari e croci zoiche, di origine bizantina.
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