La cultura di Piero Lissoni
Architetto e designer, Piero Lissoni, nel 1986 fonda Lissoni Associati, oggi, uno studio dinamico e propositivo nel quale operano più di 70 persone a Milano e 15 a New York, con progetti di design in tutto il mondo: dall’interior all’immagine coordinata, dagli showroom alle imbarcazioni, dai complementi d’arredo alla segnaletica.
Al recente salone del mobile di Milano, la firma Lissoni è stata associata alle aziende più note nel settore dell’arredamento e design: Alpi, B&B, Boffi, De Padova, Glas Italia, Knoll, Lema, Living Divani e Porro, solo per citarne alcune.
Piero Lissoni racconta a Ville&Casali il suo approccio umanistico e di profonda cultura nei confronti del progetto:
[penci_blockquote style=”style-2″ align=”none” author=”Piero Lissoni”]Le mie ispirazioni vengono da quello che potremmo definire, in linea generale, la vita. La vita tiene dentro tante cose: la letteratura, la poesia, la fotografia, il cinema, il cibo, i viaggi, gli odori, i vestiti… le ragazze… È impossibile per me scegliere una serie di riferimenti quando faccio un progetto. Non è da lì che comincio: uso una matrice di grandissima complessità, quindi prendo in considerazione mondi tra di loro diversissimi e poi, via via, questa complessità viene scremata e alcune volte può diventare un progetto. Ma, e di questo ne vado molto fiero, è una questione di cultura.[/penci_blockquote]
Legato alla tradizione, l’architetto immagina la sua casa del futuro:
[penci_blockquote style=”style-2″ align=”none” author=”Piero Lissoni”]Uguale a quella in cui abito oggi: con gli stessi libri, le lampade, la collezione di oggetti e anche gli stessi errori! Magari, con qualcosa di elettronico un pochino più intelligente. Ma non rinuncerò mai a nessuno dei miei Revox in cambio di un box di memoria elettronica. Mai.[/penci_blockquote]
Spesso definito minimalista, Lissoni non sente di appartenere a questo stile e spiega:
[penci_blockquote style=”style-2″ align=”none” author=”Piero Lissoni”]Penso di essere abbastanza legato a un modello di semplicità generale, all’interno del quale cerco di essere il più coerente possibile. Di tanto in tanto, all’interno di questo modello di coerenza, mi piace inserire degli errori: questo, alcune volte, genera una sorta di linguaggio più elegante.[/penci_blockquote]
Uno stile, quello di Lissoni con un messaggio molto preciso che così definisce:
[penci_blockquote style=”style-2″ align=”none” author=”Piero Lissoni”]Fare design è un mestiere, è una professione, un lavoro con molta disciplina e tantissima curiosità. E, come ultimo, tantissima responsabilità. Niente di più.[/penci_blockquote]
Ma, è proprio quel di più la sua parte di eccellenza, difficile da raggiungere per tutti.
Approfondimenti:
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