Umbria: un tour tra borghi medievali
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Esplorando la valle tra Marche e Toscana: tesori dell’Umbria
La valle che collega Marche e Toscana è un territorio disegnato da colline rigogliose, piene di campi coltivati e paesini arroccati, che creano un paesaggio molto suggestivo, di cui addirittura Plinio il Giovane parlava nelle sue lettere all’amico Apollinare. Questa landa, al confine con la Romagna, è il risultato dell’incontro di tradizioni diverse, che si può ritrovare nel dialetto, nella cucina e nell’architettura; qui è conservata un’ integrità non solo paesaggistica, ma anche storica e culturale, probabilmente anche a causa della scarsità di collegamenti con le zone nevralgiche delle due regioni.
I piccoli borghi dell’Umbria, cresciuti tra le colline della valle, sono diventati un patrimonio inestimabile per l’umanità e un importante fulcro di attrazione turistica, meta soprattutto di vip italiani e internazionali.
Umbria:un territorio da esplorare
Borghi pittoreschi come Citerna, Montone, Pietralunga e Monte Santa Maria Tiberina sono contornati da una natura splendida, unendo alla perfezione la posizione panoramica, alla storia medievale fatta di castelli e abbazie, che evocano un appassionante percorso religioso e artistico. Il centro principale è Città di Castello, emblematico e rappresentativo del territorio altotiberino nel quale la cultura rinascimentale ha trovato un’ampia collocazione in mezzo a moltissimi monumenti medievali; un borgo a misura d’uomo, silenzioso e dal fascino elegante da cogliere con discrezione.
Città di Castello
Il tour parte proprio da Castello e nello specifico, dalla medievale piazza Gabriotti, ovvero “Piazza de’ Sotto” dalla quale si raggiungono i più importanti monumenti della città: il Duomo e il suo stesso Museo, nel quale sono esposti quadri di Pinturicchio, Rosso Fiorentino e Giulio Romani. Andando oltre si arriva al Palazzo Comunale e alla Torre Civica, dalla cui cima si può godere di uno straordinario paesaggio sul centro storico, e la vista si posa immancabilmente sulla Cattedrale e il Campanile cilindrico.
Proseguendo oltre e percorrendo corso Cavour si arriva a “Piazza de’ Sopra”, un luogo in cui si incontrano turisti e tifernati, ovvero gli abitanti di Castello, così chiamati per il ritrovamento del Tifernum Tiberinum, un porto costruito dagli antichi romani. È proprio da questo punto che la città cambia aspetto, assumendo un’accezione legata al periodo rinascimentale italiano donatole dalla signoria locale dei Vitelli.
I palazzi nobiliari che si susseguono nei pittoreschi vicoli della città, rispettano perfettamente i canoni cinquecenteschi e rendono Castello più simile al territorio toscano che a quello umbro. Ma le meraviglie non finiscono qui, l’esplorazione prosegue e si arriva alla Chiesa di San Domenico, a quella di San Francesco che ospita al suo interno la cappella Vitelli costruita da Giorgio Vasari e infine il Palazzo Vitelli alla Cannoneria, sede della Pinacoteca Nazionale, che racchiude le opere di Raffaello, Pomarancio e Signorelli.
A pochi chilometri da questa cittadella dell’Umbria si scorgono le Terme di Fontecchio, inserite in un parco colmo di piante secolari, un luogo ideale per concedersi totalmente al più sfrenato relax. Proprio Plinio il Giovane accompagnava qui la moglie Calpurnia per mantenere fresca la sua bellezza, in quanto le Terme offrono una vastissima serie di opportunità per chi è alla ricerca di cure naturali e benessere.
Citerna, Montone e Umbertide
Il tragitto prosegue più nord, e arrivati a Citerna, diventa impossibile proseguire senza soffermarsi ad ammirare le architetture e la sua ricchezza artistica, fatta di camminamenti, mura, torri che conducono alla Chiesa di san Michele Arcangelo; qui vengono ospitate opere come “La Crocifissione” del Pomarcio e “La Madonna col Bambino” di Luca della Robbia il Giovane.
La strada che dal Piccolo Teatro Bontempelli, fatto costruire dalla famiglia Vitelli, porta alla Chiesa di san Francesco, decorata con opere di Pomarcio e Raffaellino del Colle, prosegue ancora avanti fino ad arrivare a Montone è avvolgente e molto dolce. Ogni curva apre a paesaggi e panorami che si lasciano guardare fino all’austero borgo medievale, definito un monumento a cielo aperto dell’Umbria, data la sua integrità architettonica e l’armonia con cui l’intera struttura è stata concepita.
Il centro di questo piccolo paese arroccato è perfettamente conservato: chiese, vicoli incorniciati da gerani colorati, piccoli punti di ristoro accoglienti contribuiscono a ricreare un’atmosfera d’altri tempi. Ci si sente, allo stesso tempo, in un ambiente rilassato, ma dinamico, che riesce a mescolare tutto l’essere genuino di un piccolo borgo, con il fascino nascosto tipico di un centro arroccato sulle colline e lontano dalle metropoli, riuscendo a rimanere comunque internazionale, e dove, anzi, è quasi più facile sentir parlare inglese piuttosto che italiano.
Umbertide chiude la valle e con lei anche il tour. Presenta un centro storico racchiuso tra mura medievali e dominato dalla Rocca, un altro posto in cui modernità e antichità, storia, arte e cultura si amalgamano assieme. Se si sceglie di percorrere questo giro in bicicletta, in moto o con una squadra di trekking guidato, si possono scoprire moltissimi altri segreti di questa grande valle incantata tutta italiana.
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