Investire nell’immobiliare nell’Alta Valle del tevere
L’Alta Valle del Tevere, che si estende per circa 40 chilometri passando per Toscana, Marche e Umbria è stata sempre il luogo preferito dagli inglesi che acquistano in Italia. Oggi, però, si trovano ad affrontare una crisi dovuta al calo del valore della sterlina, diretta conseguenza della Brexit. Il costo delle case per loro è lievitato fino del 25% e questo ha permesso ad altri investitori esteri e italiani, soprattutto del nord, di avvicinarsi a questa zona, incentivando lo sviluppo delle aziende agricole.
Vivere nell’Alta Valle del Tevere
Via gli inglesi, dunque, arrivano altri investitori stranieri, che ristrutturano e acquistano ruderi e antiche dimore, per trasformarli in case per le vacanze o in strutture ricettive. Secondo James Stephens, gli anglosassoni non sono totalmente fuori dagli affari, ma si stanno indirizzando verso un altro genere di business, pare, infatti che acquistino e rinnovino le residenze dell’AltaValle del Tevere per poi rimetterle sul mercato in affitto a connazionali. Commenta Nick Ferrand, di un’importante agenzia immobiliare della zona:
La natura affascinante e integra, la posizione centrale e comoda per gli spostamenti, il clima mite e il buon cibo hanno decretato il successo di questo territorio soprattutto tra gli stranieri. In questo momento stiamo assistendo a un fermo del mercato inglese, mentre stanno aumentando gli acquirenti stranieri di altre nazionalità. In generale la situazione internazionale ha comportato una diminuzione delle compravendite sopra il milione di euro. Sotto i 700 mila euro, invece, ci sono buone occasioni e c’è molto in vendita.
Per chi vive e lavora qui da anni, il cambiamento della rotta è stato fortemente percepito e c’è chi si è accorto dell’aumento di italiani, provenienti specialmente dal nord, che arrivano qui per stabilirsi solo per qualche mese dell’anno oppure, al contrario, per mettere radici e stabilirsi in questa meravigliosa valle, vivendo dei frutti della terra, lontani dallo stress. Dopo un lungo periodo di stallo c’è chi, tra gli agenti immobiliari del luogo, si sente di poter affermare di aver notato un cambiamento in senso positivo. Per la scelta degli immobili si sta, inoltre, rivelando un elemento chiave il concetto di sicurezza, a questo proposito Corrado Chieli aggiunge:
Il problema della sicurezza ha frenato il mercato delle case in campagna. Seppure le preferenze per l’acquisto continuano a ricadere sulla casa in collina, con vista e spazio esterno, all’isolamento assoluto, oggi, si preferisce avere dei vicini, per cui si scelgono case in campagna ma non lontane dal centro cittadino. È da poco tempo che questo mercato sta riprendendo vigore. Grazie ai contributi regionali agricoli si nota un ritorno agli investimenti in campagna. In molti casi, l’acquisto di un terreno è finalizzato ad attività ricettive.
Chieli, anche lui nel campo dell’immobiliare, racconta a Ville&Casali come cinesi, russi e americani si stiano avvicinando all’Alta Valle del Tevere per investire su aziende vitivinicole e precisa che uno degli impulsi maggiori, grazie al quale quest’area è riuscita a ripartire, è stato l’apertura dell’aeroporto di Perugia con voli diretti dall’Europa.
Prezzi e metrature di maggior tendenza
Stando alla dichiarazione di James Stephens, la tipologia di immobile più richiesta presenta specifiche caratteristiche: il rudere rustico, in posizione panoramica e con comodi spazi esterni. Una costruzione che si può trovare sul mercato a circa trecentomila euro, a cui andrà, di certo aggiunto un altro mezzo milione per il restauro. É d’accordo con questa teoria anche Nick Ferrand, che aggiunge:
Il trend in crescita è quello delle case antiche in campagna, ma non troppo isolate, in pietra, in posizione panoramica e con spazi esterni. Si trovano sul mercato da 500 mila a 700 mila euro. Rispetto a 5 anni fa il loro valore è sceso del 20-25%.
C’è un altro mercato degno di nota che si sta sviluppando in questo periodo e che Fabio Lelli, anche lui agente immobiliare, ha intercettato anticipando la tendenza: si tratta delle case coloniche. Le zone preferite per questo genere di case è la vallata del Niccone, la vallata di Morra e la vallata del torrente Aggia, verso San Secondo. Addirittura, secondo il pioniere di questo business settoriale, nei prossimi cinque anni la vallata di Morra e Monte Santa Maria Tiberina, potrebbero diventare particolarmente interessanti per questo genere d’investimento. Le tipologie più richieste sono ruderi da 500 a 100.000 metri quadri, con terreno annesso della misura di almeno mezzo ettaro di estensione. Ogni casa colonica viene seguita nel restauro dall’agenzia stessa, che supporta i compratori da un punto di vista tecnico, specialmente per quanto riguarda la messa in sicurezza antisismica, assicurando non solo di recuperare il più possibile, ma anche di rispettare le caratteristiche storiche della dimora. Vi sono molte agenzie che agiscono in questo modo e la responsabile di una tra queste spiega a Ville&Casali:
Se è vero che i prezzi delle case sono scesi, il costo dei lavori di restauro a partire da materiali e manodopera, è invece rimasto molto elevato. Pertanto, comprare e ristrutturare per poi vendere non è un buon affare.
Anche nei centri storici questi affari girano bene, qui il mercato è molto dinamico, si trovano palazzetti cielo-terra a cifre che oscillano intorno ai 50-60.000 euro e a questo proposito Valter Ghigi commenta:
L’usato ha un prezzo più contenuto perché c’è molta offerta, nei quartieri residenziali a ridosso del centro il valore si attesta tra 800 e 1.200 euro al mq; il nuovo ha poco mercato, anche se a far la differenza è la buona qualità di realizzazione, pertanto oscilla da 2.700 euro al mq, per una casa in condominio, a 3.000 euro al mq per le villette a schiera.
A quanto dice Luciana Burani nella zona di San Sepolcro i prezzi sono più salati rispetto a Catello arrivando a costare fino al 20% in più.
Tutta la Valle del Tevere è molto ospitale e ricca, grazie anche all’amministrazione locale che ha deciso di puntare molto sul turismo, creando un calendario fitto di eventi e appuntamenti, tra tutti l’Umbria Film Festival, che ogni anno porta celebrità del grande schermo. Qui per un appartamento da ristrutturare si va da 1.000 a 1.500 euro al metro quadro, mentre se ci si orienta su uno, anche di dimensioni ridotte, ma già pronto e senza necessità di lavori interni, si arriva anche ad un costo di 4.500 euro al metro quadro.
Un borgo non ancora divenuto un centro turistico, in quanto non degnamente valorizzato, è Monte Santa Maria Tiberina, in cui vi è un castello e il centro storico è di stampo medievale. Nonostante questo, c’è chi ne ha già scoperto il vero potenziale come l’ex primo ministro del Belgio, Guy Verhofstadt, che qui ha comprato una casa.
Pietralunga è un buon posto in cui investire, secondo Valter Chigi, che ha notato un numeroso afflusso di veneti e americani, interessati soprattutto all’acquisto. Stessa situazione per Cisterna, in cui le case in buono stato sono in vendita a meno 1.000 euro al metro quadro.
Il presidente provinciale Fiap di Perugia spiega:
Vista la situazione internazionale e gli effetti sul contesto locale questo è un momento particolarmente felice per chi decidesse di comprare. Immobili di pregio in location da sogno, con tutti i comfort, sono sul mercato a prezzi assolutamente inferiori rispetto al valore effettivo delle proprietà.
E c’è chi, come Corrado Chieli, crede addirittura che il fermo degli affitti dell’ultimo periodo abbia in realtà rinvigorito questa settore del mercato,:
La media oscilla tra 350 euro e 600 euro al mese, ma l’affitto annuale funziona meglio di quello estivo. L’attività ricettiva estiva legata agli affitti è poco vivace e si sta avviando solo ora.
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