L’estate della Land Art

di Massimo Rosati

L'estate della Land Art
L'installazione Augmented Grounds presentata al Garden Festival canadese dagli architetti Soomeen Hahm e Jaeheon Jung e dal paesaggista Yumi Lee

Sono sempre più numerosi i parchi e i giardini che si aprono alla Land Art, diventando musei a cielo aperto che mescolano arte e natura in un’armonia ‘sostenibile’

State pensando a una vacanza che unisca cultura e natura? Volete visitare un museo diverso dal solito? Vi suggeriamo allora di scoprire uno dei tanti festival di Land Art che popolano parchi e giardini in Italia e all’estero. Questi veri e propri musei all’aria aperta sono popolati di installazioni realizzate da architetti, paesaggisti, artisti e designer con materiali naturali, molto spesso derivati da alberi, rami o pietre provenienti dal parco stesso.

L'estate della Land Art
L’opera Porte-bonheur ideata dall’architetto David Bonnard, dalla paesaggista Laura Giuliani e dalla visual artist Amélie Viale

Sono installazioni sensoriali o anche eco-sculturesite specific‘ dal carattere simbolico, che denunciano lo sfruttamento della natura o che pongono l’attenzione sui grandi temi dell’ecologia. Ma soprattutto le opere di Land Art risultano perfettamente inserite nel contesto, come dimostrano le immagini che accompagnano questo servizio e che sono tratte dal celebre International Garden Festival

Articolo pubblicato su Ville&Casali di luglio 2024

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