Magia invernale
In Inghilterra, lo spazio verde sostenibile, progettato dalla paesaggista Beth Chatto, cambia forma nei mesi più freddi, accogliendo architetture naturali spettacolari
Le strutture scheletriche delle piante ricoperte di brina, le spighe ramificate delle specie perenni e i grandi pennacchi piumosi delle graminacee sembrano brillare ai primi raggi di sole del mattino invernale. Le poche foglie e fiori che resistono al periodo più freddo creano architetture naturali spettacolari, altrettanto belle, se non di più, di quando la pianta è in fiore. “Gli steli appassiti di molte varietà resistono bene alle intemperie invernali, cambiando la loro forma e rimanendo comunque attraenti”, racconta la garden designer inglese Beth Chatto, ideatrice di questo giardino secco, realizzato oltre 20 anni fa, autosufficiente e che non necessita di essere irrigato.
“Le piante erbacee – prosegue – finiscono la loro fioritura in autunno e si ritirano nella corona (la base della pianta), rimanendo spoglie nei mesi più freddi. Solitamente manteniamo intatta la struttura del giardino tagliando solo gli steli appassiti quando non sono più in posizione verticale. Questo permette di ammirare le teste dei semi, usate dagli uccelli come fonte di cibo durante l’inverno”…
Articolo pubblicato su Ville&Casali di dicembre 2024
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