È in edicola lo speciale “Progetto Cucine” 2022

Uno status symbol di nome cucina

La novità che ha stupito di più quest’anno i visitatori a EuroCucina, il salone biennale sul settore cucina della fiera di Milano, è il piano cottura invisibile. Vedi che non si vede? Era questo lo slogan di Cooking Surface Prime, un prodotto rivoluzionario distribuito in esclusiva da ABK Group, tra i top player del settore ceramico italiano che, oltre a pavimenti e rivestimenti in gres, produce grandi lastre sinterizzate con diversi spessori. Ma non è stata l’unica sorpresa. Oltre ai piani cottura incorporati nei piani di lavoro, sono praticamente scomparse le cappe, come le abbiamo immaginate fino a qualche anno fa. Quasi sempre sono integrate al piano a induzione o si vedono soltanto quando si mettono al lavoro. Se, poi, aggiungiamo i refrigeratori sempre più intelligenti, i forni high-tech dalle cotture super performanti, i rubinetti che passano dall’acqua calda a quella frizzante da bere, si può dire che l’ambiente cucina è la zona della casa dove è in corso lo sforzo più ampio di ricerca e sviluppo. I dieci progetti delle cucine che presentiamo in questo numero, elaborati da architetti italiani e stranieri, sono sempre più decisi a fare di questo ambiente il centro di gravità della casa.

Ruotano attorno all’idea di creare un ambiente operativo super accessoriato ma friendly, connesso alla zona del tavolo da pranzo, che a sua volta fa da cerniera con il living, in uno snodarsi di ambienti collegati ma indipendenti. Come nel progetto dell’architetto Martina Negrini per la residenza in Veneto dello chef Diego Crosara, nella luminosa cucina di una casa a La Spezia progettata dall’architetto Caterina Pegazzano, in una cucina de L’Ottocento a Torino firmata dall’architetto Masssimo Ruo Bernucchio o il progetto vicino a Roma realizzato dall’architetto Camilla Thermes, che i lettori potranno ammirare in questo numero. La seconda sorpresa che si poteva cogliere a prima vista al salone di Eurocucina era la dimensione sempre più grande dell’ambiente cucina e in particolare dell’isola, ormai diventata un must anche in piccoli ambienti. Il motivo è semplice: la cucina è diventata non solo il luogo della preparazione e consumazione dei cibi, ma anche un ambiente di lavoro smart, con armadi che nascondono una libreria o un computer.

Quindi, non solo spazi dedicati alla cantina per i vini o alla lavanderia, ma pensili e scaffali ingegnerizzati, studiati al centimetro e nel dettaglio per le più disparate esigenze. La terza sorpresa del salone di Milano ha riguardato i materiali e i colori. Massiccio uso del legno e dei colori morbidi e avvolgenti: su tutti il giallo, nelle sfumature più sature, e il rosso mattone. Tutti all’insegna della sostenibilità e della funzionalità. La cucina, insomma, è diventata non solo il “motore” della casa che segnala la sua potenza, ma anche il nuovo status symbol delle moderne dimore. Non è un caso che molti siano disposti a spendere delle vere fortune.

Pubblicazione abbinata a Ville&Casali di Settembre
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