È in edicola il numero di Maggio 2020 di Ville&Casali

Come vivremo dopo il Covid 19

In che modo cambierà il modo di abitare degli italiani dopo la pandemia del Covid 19? Sarà il Salone del Mobile di Milano nell’aprile del 2021 che probabilmente ci darà la risposta. Secondo Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari, gli italiani “potrebbero preferire dopo la quarantena soluzioni abitative più ampie”.
Ville&Casali ha svolto un’inchiesta tra le principali agenzie immobiliari italiane che hanno dichiarato di aver registrato nei mesi scorsi una maggiore richiesta di case di campagna, in luoghi dove molti si sono rifugiati nell’ultimo periodo. Oggi, secondo l’Istat, solo un quarto di noi vive in ambienti rurali, ma questa percentuale potrebbe cambiare di molto nei prossimi anni. La peste del 21esimo secolo potrebbe rivoluzionare molte abitudini degli italiani, già oggi molto più solidali e responsabili di ieri.

Questo numero è dedicato in buona parte alla fuga verso la campagna, in Italia e all’estero, un’attrattiva internazionale motivata a volte dalla ricerca delle proprie origini, sempre più spesso come alternativa alla vita frenetica e insalubre delle grandi città. Un’opzione oggi resa più facile dallo smart working. Non è un caso, quindi, che il cuore verde dell’Italia, come viene definita l’Umbria, sia una delle regioni più ambite dagli italiani e dagli stranieri, come risulta dal reportage di maggio. Qui, è possibile trovare casali a buon mercato, una qualità della vita elevata e la possibilità di abitare a metà strada tra Roma e Firenze, la culla del Rinascimento. Riscopriamo anche lo stile country, quello moderno, che coniuga l’arredamento del passato con le comodità e le tecnologie del presente. Scopriamo anche, le novità del mondo dell’arredamento e del design italiano, in particolare, il mondo del bagno, un ambiente raccontato anche da cinque progetti di altrettanti architetti. Infine, per riconciliarsi con la Natura, i lettori potranno ammirare un giardino giapponese, realizzato in Umbria da una coppia inglese che ha restaurato l’Abbazia Celestina.

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