Toscana e Umbria tra i maestri del Rinascimento
L’Italia è un Paese ricco di storia e cultura, motivo per cui spesso gli stranieri ne rimangono affascinati e decidono di fare del nostro Paese la loro patria di adozione. E quello che è successo alla pittrice inglese Val Archer e suo marito, Roger Jupe.
Dalla vacanza all’acquisto di una casa
I coniugi Jupe hanno visitato l’Italia per trent’anni prima di decidere di acquistare casa in Toscana. Roger era un esperto di marketing e pubbliche relazioni, perciò inizialmente i viaggi erano per lo più legati all’attività lavorativa. L’Italia divenne poi la meta dei viaggi di piacere per ammirare pittura e opere dei grandi artisti italiani. Solitamente sceglievano di alloggiare in hotel o case in affitto per brevi periodi. Durante le festività natalizie si concedevano di visitare le principali città d’arte italiane, mentre la primavera era dedicata alla scoperta di luoghi inesplorati che nascondevano pittori e artisti. Parlando con i loro amici Joe Tilson e Jos Tilson cominciò a radicarsi l’idea di comprare una casa in Italia, racconta Jupe:
“Come molti prima di me ho cominciato a intravedere il sogno toscano. Un anno dopo avevo trovato un gruppo di ruderi e qualche ettaro di terreno abbandonato su una collina tra Cortona e Teverina. Val non ne rimase colpita ma io capii le potenzialità”.
Nel 2002 la coppia si trasferì nel casale ristrutturato con una grande terrazza e una cantina di tutto rispetto, godendo di quei paesaggi toscani che ci invidiano in tutto il mondo. Nel 2004 venne ristrutturato e annesso alla struttura un altro rudere, che in passato aveva ospitato una famiglia di 18 persone, divenne lo studio di Val e uno spazio per gli ospiti.
Panorami da una terrazza toscana
Trascorrendo la vita in questa incredibile zona d’Italia la fantasia dei coniugi cominciò a galoppare: è possibile che Annibale e i suoi elefanti siano passati sul sentiero scoperto davanti alle loro terrazze? I legionari romani avevano mai rotto il silenzio della valle che ammiravano ogni giorno? I sandali di San Francesco d’Assisi avevano mai messo piede nel loro bosco? I Medici avevano mai posseduto e coltivato queste terre? Altrettanto misteriosa era la storia recente della comunità, dalle lettere M e F che campeggiavano sul cancello di una casa segreta vicina a Cortona, fino alle le vite di alcuni abitanti locali, scolpiti in targhette dimenticate in mucchi di pietre nel cimitero del villaggio.
Tutte suggestioni che accesero la vena artistica di Roger, che cominciò a scrivere il suo primo romanzo “Casa Nostra: Views from a Tuscan Terrace”. In questo libro Roger ha raccolto commenti, viaggi, informazioni, per spiegare perché l’Italia è un paese molto diverso,
“da una parte seduce, dall’altra preoccupa” e per “spiegare perché l’Italia, un paese così contraddittorio, popolato da persone contraddittorie, sia così gratificante e fonte d’ispirazione”.
Una vera e propria guida alla scoperta della realtà italiana che passa dalla pittura, alla storia dei partigiani, fino alle sagre paesane e ai consigli per scacciare i cinghiali.
Una guida ai pittori del Rinascimento
L’arte, il cibo e il vino hanno fatto innamorare Val e Roger dell’Italia. Passione che è rimasta ed è stata coltivata in questi anni di vita in Toscana. Sono perciò la guida ideale per scoprire e godere della pittura degli artisti del Rinascimento italiano in Toscana e Umbria.
“Ci siamo sempre concentrati”, rispondono Roger e Val, “a uno o due artisti alla volta e abbiamo programmato delle visite nei luoghi dove hanno realizzato le loro opere e dove quest’ultime possono essere ancora ammirate”.
Due dei loro artisti toscani preferiti sono Piero della Francesca e Luca Signorelli, il pittore cortonese suo discepolo. Tra gli artisti umbri la coppia inglese riserva grande ammirazione per il Pinturicchio e il Perugino.
Piero della Francesca
Ad Arezzo è possibile ammirare una delle opere più importanti di Piero della Francesca: l’affresco de La leggenda della Vera Croce, che si trova nel santuario della chiesa di San Francesco commissionato dalla famiglia Bacci.
Da questa chiesa si raggiunge il Duomo, in cima alla città, dove si trova un piccolo, ma raffinato affresco dell’artista: Santa Maria Maddalena.
In un’ora si raggiunge, poi, San Sepolcro, dove nacque Piero della Francesca tra il 1410 e il 1420, da non le numerose opere dell’artista conservate a Palazzo Pretorio, museo
cittadino, e in particolare la calma irreale di un magnifico affresco, la Resurrezione.
Da San Sepolcro in 20 minuti si arriva ad Anghiari sede della Madonna del Parto, una rappresentazione della Madonna incinta.
Per ammirare altre opere bisogna visitare il Museo nazionale umbro di Perugia.
Luca Signorelli
Luca Signorelli è nato a Cortona nel 1441 ed è il suo figlio più famoso. Nel Museo Diocesano è possibile ammirare una buona selezione di opere, compreso il Compianto sul Cristo morto. Nella chiesa di San Niccolò si può ammirare il gonfalone con la Deposizione di Cristo su un lato e la Madonna con Bambino dall’altro. Nella chiesa di San Francesco, dove è sepolto Signorelli, è conservato il mantello consumato di 800 anni fa di San Francesco di Assisi.
Altre opere si possono visitare nella chiesa di San Domenico alla fine di Via Nazionale e, in rare occasioni, al Palazzone di Passerini.
In un paio d’ore si raggiunge un’altra opera del Signorelli, il monastero di Monte Oliveto Maggiore: nove dei trentasei affreschi del grande chiostro sono di Signorelli.
Le migliori opere dell’artista si trovano in Umbria, specie nel duomo di Orvieto, dove si
può ammirare la sua magnifica serie di sei affreschi sul Giudizio Universale. Altri luoghi per poter vedere le opere di Signorelli sono: il museo civico di Perugia e di Città di Castello e la Confraternita di Santa Croce a Umbertide. Nel 1515
Pinturicchio e Perugino
Pinturicchio, Bernardino di Betto, e Perugino, Pietro Vannucci, sono altri artisti molto ammirati da Roger e Val.
Per vedere il Pinturicchio bisogna visitare il duomo di Siena, la Cappella Baglioni nella chiesa di Santa Maria Maggiore di Spello, la Galleria Nazionale Umbra di Perugia; il museo civico di San Gimignano.
Per il Perugino Città della Pieve e Panicale sono due città poco ma battute, ma comunque affascinanti. A Città della Pieve Qui è conservato l’affresco dell’Adorazione
dei Magi, all’Oratorio di Santa Maria dei Bianchi. A Panicale si può ammirare il panorama del lago Trasimeno e visitare la chiesa di San Sebastiano, dove è conservato il formale e fantastico Martirio di San Sebastiano.
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