Villa da sogno a Mumbai: semplice e raffinata
Pinakin Patel – architetto, interior designer, industrial designer, artista e pensatore – vive in questa grande villa da sogno ad Alibag, un paradiso selvaggio a solo mezz’ora di navigazione da Mumbai.
Alibag è infatti un rifugio privilegiato per alcuni dei più ricchi abitanti della modernissima e caotica Mumbai che qui costruiscono tenute nascoste tra il mare e una vegetazione lussureggiante.
Non c’è un vero e proprio centro abitato, dall’attracco del traghetto si percorre una strada affiancata dai soliti semplici venditori di tè e dolciumi, per poi inoltrarsi in strade strette che si immergono in un paesaggio da foresta.
Ogni tanto si scorge un cancello, ma raramente si intuisce la villa oltre il muro di cinta.
Anche l’accesso a questa proprietà non lascia supporre cosa si nasconda al di là; ma dopo una semplice porta e un vialetto lastricato ecco l’Eden.
Gazebi per riposare all’ombra, statue raffiguranti divinità, comode chaise longue per la conversazione.
E una prepotente vegetazione tropicale domata dal progetto di un architetto e dal lavoro dei giardinieri.
Nel parco si trovano tre costruzioni: la principale è la residenza di Pinakin e della sua famiglia; poi una dépendance, che si rivela dopo un portale antico, con le funzioni di foresteria e spa (siamo nella patria dell’Ayurveda); la terza è un piccolo tempio hindu, privato, per le offerte (punja) e le preghiere quotidiane.
Nella zona living della casa si accede direttamente dal prato: un originale divano a croce occupa la parte centrale e invita al relax e alla conversazione.
A lato, un lungo corridoio porta alla sala da pranzo e a una zona ospiti. Si capisce subito come questa parte della casa sia dedicata alla convivialità e alle relazioni che Pinakin ama coltivare con i tanti amici, collaboratori e clienti.
La parte privata, invece, più intima, è al primo piano.
Qui si ritrova una tipologia costruttiva tradizionale del sud dell’India, tipica di alcuni antichi palazzi reali.
La zona notte è arretrata rispetto alla facciata esterna, e un lungo corridoio/veranda permette di mantenere in ombra costante gli interni e di isolarli dal calore.
Qui non è necessaria l’aria condizionata, perché è il ricircolo dell’aria naturale a climatizzare gli ambienti.
I tetti spioventi, poi, proteggono dai raggi diretti del sole.
Questo incontro tra tradizione e modernità è un tratto caratteristico del design di Pinakin, semplice e raffinatissimo; racconta di una ricerca spirituale profonda e del suo amore per l’arte e la bellezza.
Testi e foto di LAURA RIZZI
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