Ristrutturare un loft: minimalismo antico
Nelle vicinanze di Gallarate, un vecchio ricamificio degli anni Quaranta è stato trasformato dall’architetto Duilio Lucioli, in collaborazione con l’architetto Alberto Carinella e Stefano Uboldi, ed ecco come ristrutturare un loft di gusto minimalista, senza perdere il caratteristico “sapore” di capannone industriale, seppure animato da connotazioni diverse.
Il committente, un giovane scapolo benestante, ha dato al progettista carta bianca per ristrutturare un loft che si sviluppa su 400 metri quadrati, con un ampio soppalco.
La continuità verticale tra i diversi livelli è sottolineata da una scala che connette la zona giorno e la cucina con le camere al piano superiore.
Le ampie vetrate sulla volta consentono un’illuminazione naturale, supportata ed esaltata da un progetto illuminotecnico curato dallo stesso architetto Lucioli.
Ristrutturare un loft puntando sulla semplicità
“Il mio obiettivo per questo progetto”, spiega Lucioli a Ville&Casali, “è stato quello di creare un ambiente semplice e pulito, che trasmettesse serenità a chi vi abita. Ho scelto colori morbidi e confortevoli, che trasmettono una sensazione di benessere”.
All’ingresso, un diaframma di cristallo divide il corridoio dalla cucina, interamente realizzata su progetto dell’architetto.
Qui le ante sono in alluminio e i piani in laminato, mentre l’effetto scenografico è assicurato dall’importante cappa sospesa sull’isola centrale e dalla lampada Zettel, di Ingo Maurer, un classico del design, posizionata sopra la zona pranzo: è in acciaio inossidabile, vetro satinato termoresistente e carta giapponese, con 31 fogli prestampati e 49 fogli bianchi DIN A5.
La linea acqua-fuoco, poi, viene sottolineata dal lungo tavolo da pranzo, in legno di rovere, dal sapore monacale, quasi francescano, che è stato disegnato anch’esso dallo studio dell’architetto Lucioli, in armonia con il concept del progetto.
Nel salone si trova un’area benessere con vasca idromassaggio: l’isola che la avvolge è in legno di cedro canadese, leggero e resistente all’acqua.
L’angolo benessere vicino è rivestito in pietra dorata di Vicenza segata, usata per pavimenti e pareti.
Accanto al tavolo francescano una stufa nordica in pietra, dell’azienda Tulikivi, rilascia lentamente il calore, nelle lunghe giornate invernali.
In salotto domina il divano Grandpiece, di Flexform, mentre il mobile a cassettiere è interamente realizzato su disegno.
Al piano superiore si giunge attraverso una scala e il soppalco svolge anche una funzione strutturale, in quanto le catene metalliche interrotte vengono riprese in questo contesto.
Qui si trovano la camera padronale con bagno, il guardaroba, mentre la stanza degli ospiti è al piano terra, adiacente al corridoio.
Il bagno a vista ha il pavimento in rovere e mobili su misura, con lavabo da appoggio e grande vasca free standing di Kos.
Nel resto dell’abitazione il progettista ha optato per una pavimentazione unica, in Ultra Top di Mapei, un materiale ad altissime prestazioni.
Le pareti esterne del loft, inserito in un contesto misto residenziale/industriale, sono in corten, inclusi i serramenti, scelta che conferisce all’insieme un effetto di minimalismo molto accentuato.
A cura di Francesca Pierpaoli
Foto di Cristina Fiorentini
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