Patricia Urquiola, cuore spagnolo e mente italiana
Nata a Oviedo (nel 1961) Patricia Urquiola ha da tanti anni eletto Milano la sua città, dove nel 2001 ha aperto il suo studio.
Architetto pluripremiato e molto amato dalle grandi aziende del design contemporaneo riesce concretamente a portare dentro ogni progetto il suo concetto di design: espressivo e flessibile, diversificandolo a seconda delle esigenze stilistiche del committente, ma sempre senza fare troppe deroghe alla sua essenza espressiva e a quella che potremmo definire la sua poetica.
Dallo scorso settembre nominata Art Director di Cassina – una fra le aziende più importanti del made in Italy – si trova perfettamente a suo agio sotto le luci della ribalta e stupisce per il suo approccio alle cose e per il trasporto che mette nel creare, ma anche semplicemente nel modo che ha di raccontare il suo lavoro: un mix esplosivo di gestualità, fra spagnolo e italiano, che la rendono unica.
Funzionalità e stile per Patricia Urquiola
A caratterizzare i sui oggetti, oltre alla ricerca continua del comfort misto alla funzionalità, una grande attenzione ai materiali e al colori che si traducono in pezzi “emozionanti” dal grande impatto visivo, materico e tattile, tutti, quasi sempre, garbatamente variopinti.
Curiosa, brillante e volitiva Patricia Urquiola ha realizzato molti degli oggetti più amati e versatili degli ultimi anni districandosi fra grandi marchi e collaborazioni indipendenti, fra arredi innovativi e complementi per la tavola, senza dimenticare gli imbottiti, sua grande passione e riuscitissimo banco di prova.
Ma nel curriculum di questa scoppiettante progettista troviamo anche diverse realizzazioni di interior design come il Das Stue Hotel di Berlino, il Mandarin Oriental Hotel di Barcellona e ultimo, ma solo in ordine di tempo, il Room Mate Hotel Giulia di Milano.
Tanto lavoro che si combina e si intreccia dentro una operosità varia e complessa che punta al futuro guardando al passato e in cui l’allegria, l’energia e il “ben fatto” sono gli elementi base.
A lei va, indubbiamente, il merito di aver declinato al femminile il concetto contemporaneo di design senza mai cadere nell’ovvio e nel lezioso, ma al contrario restituendo un approccio intimo e personale alle cose e che ormai si può considerare come un vero e proprio marchio di fabbrica a lei riferito: design Patricia Urquiola.
A cura di Claudia Schiera
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