Palazzo del Novecento – un sogno romano
Siamo a Roma nelle vicinanze di San Pietro, e percorrendo strade verdeggianti si scopre una serie di abitazioni su pochi livelli e un palazzo del Novecento in particolare attira la nostra attenzione.
Tra pini secolari e piante sempreverdi mediterranee compare un villino dal colore arancio terracotta con marcapiani e cornici bianche dalla sobria ed essenziale eleganza.
Un’architettura priva di ridondanze ma capace di trasmettere immediatamente la curiosità di visitarla negli interni.
Uno stemma sul portale raffigurante una corona e un decoro al centro dell’ingresso sul prezioso pavimento in marmo, che riproduce lo stemma con una mezza luna e due stelle, lasciano pensare che tra queste mura visse Falcone Lucifero, Ministro della Real Casa, nominato nel 1944 da Umberto di Savoia.
Siamo all’interno dell’abitazione privata accogliente e solare che forse ispirò l’uomo politico nella stesura delle pagine dei suoi diari.
Sicuramente all’epoca il paesaggio che lo circondava era diverso… prati e boschi… ma la bellezza dell’immobile è rimasta inalterata in quanto ancora oggi, questa zona appartata di Roma, ha mantenuto una sua dimensione pacata e distensiva.
Il contesto, silenzioso e arioso, che incornicia questo oggetto architettonico edificato nei primi anni del Novecento impreziosisce i dettagli interni come l’imponente scalone in legno che dall’ingresso porta al primo piano e i loggiati esterni, uno dei quali, quello adiacente la zona studio, presenta una colonna con capitello originale di ordine composito.
A Roma un palazzo del Novecento da sogno
Ristrutturato dalla famiglia che lo abita attualmente, l’edificio ha mantenuto i suoi caratteri primordiali e si è arricchito di elementi di pregio come la pavimentazione policroma in marmi rari che caratterizza tutto il livello di rappresentanza e i bagni.
I tre livelli si completano anche con un’altana a capriata lignea dove un soppalco ospita una delle camere da letto dell’abitazione. Qui l’altezza è tale da rimanere ammirati davanti a tanto slancio e armonia di proporzioni.
Già dall’ingresso l’importanza delle arcate, lo scalone, le porte in noce e le numerose finestre descrivono un contesto armonico nel quale l’area destinata alla zona pranzo e ai salotti stupisce per eleganza e ricchezza.
A livello dell’ingresso si trovano lo studio, la zona divani, che fronteggiano il camino, una importante zona di accoglienza – ingresso, con pianoforte a coda, e il bagno di rappresentanza.
Il salone è di rara poesia. Le grandi aperture dell’esterno fanno sì che lo spazio sia illuminato nelle diverse ore della giornata e si arricchisca di ombre e luci differenti che modificano colori e arredi antichi.
Lo scalone e contemporaneamente l’ascensore conducono ai piani superiori o agli ambienti di questo palazzo del Novecento che fronteggiano il giardino.
Al primo piano le tre ampie camere da letto affacciano, esternamente, su una terrazza perimetrale dalla quale si ammira il giardino e le alberature.
Ognuna di esse si diversifica per cromia e arredi variando dalle tinte calde dell’arancio a quelle dell’azzurro e del verde.
La cabina armadio, che divide una di queste dal bagno padronale doppio è interamente rivestita in legno e rende questi ambienti simili ad una lussuriosa suite d’albergo.
La vera sorpresa arriva all’ultimo livello, dove l’altana, dalla doppia altezza si arricchisce di una zona relax di una sala bagno e di un piccolo angolo cottura sottotetto creando un mini appartamento fornito di ogni genere di comfort.
A livello del giardino è stata creata la cucina di grandi dimensioni. Questo ambiente, adiacente il giardino d’inverno è il cuore della casa.
Da qui si può raggiungere la zona conversazione, impreziosita da quadri d’autore, il tinello e l’area destinata alla palestra con macchinari, illuminata tramite lucernai a soffitto.
Da questi ambienti è possibile accedere all’esterno dove, un grande giardino a prato, circondato da piante ornamentali è suddiviso in aree destinate ad utilizzi diversi.
Un bersò ricoperto da rampicanti fioriti si trova accanto al prato all’inglese e ad una fontana scenografica perimetrata in travertino.
Un’area pavimentata ospita invece la zona barbecue e la cucina esterna dove un tavolo con sedie in ferro battuto accoglie ospiti ad amici.
Anche la dépendance affaccia su questa zona, appendice naturale della casa, dove le ampie vetrate collegano gli interni a questa zona vissuta in tutte le stagioni dell’anno.
A cura di Sara Lucci
Foto di Moreno Maggi
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