Libri antichi e miniature: i tesori di Gubbio
Gubbio è candidata da precedenti illustri ad essere ‘città della miniatura‘ e dell’arte dei libri antichi. Basti ricordare il grande Oderisi, miniautore del ‘200, immortalato da Dante nel canto XI del Purgatorio come ‘l’Onor d’Agobbio’ e il condottiero mecenate del ‘400 Federico da Montefeltro, qui nato tra gli orgogliosi spalti del Castello di Petroia, ideatore della prima grande biblioteca di codici miniati.
A questo deve aver pensato l’editore milanese Alessandro Sartori quando ha deciso di trasferire a Gubbio, nel 2010, la sua casa editrice ‘unaluna‘, fondata a Milano nel 1997 insieme a Fausto Olivieri, erede della stampa tipografica. Qui si realizzano opere di rara bellezza e genialità visionaria, costruite su materie prime di qualità a partire dalla carta di cotone fatta a mano, stampa tipografica al torchio piano cilindrico, esecuzione a regola d’arte con acqueforti e legatura a mano per collezioni di titoli, per scelte dell’editore e committenze da tutto il mondo, che vanno da Galileo a Leopardi, dalla Divina Commedia ai Fioretti di S. Francesco, alle Lettere di Bismark.
Un mondo di libri virtuali
Un mondo in controtendenza rispetto ai ritmi vertiginosi della vita d’oggi e al consumo di libri virtuali usa e getta, per mettere in accordo lavoro e piacere. La riscoperta di ‘antichi mestieri per nuovi lavori’ diventa una possibilità reale di guadagno e un richiamo irresistibile nella città dei Ceri, che conserva ancora il tempo lento nei gesti degli abitanti tra vie e palazzi medievali.
Dopo che l’editore Sartori è scomparso, nel febbraio 2013, spetta alla moglie Anna, che lo ha affiancato costantemente negli ultimi tempi, proseguire il suo cammino. E allora il progetto prende vita grazie agli studenti del Liceo Artistico ‘G. Mazzatinti’, alle prese con carte di cotone, pigmenti e foglia d’oro per il rifacimento delle pagine miniate di libri antichi dei Corali, tesori nascosti nell’Archivio di Stato, che grazie alla passione e alla bravura di moderni amanuensi, stanno tornando alla luce. Per ritrovare l’unione di mente e mano, nel lavoro quotidiano. Per la delizia di chi ama la bellezza e l’unicità.
Un progetto complesso
“Si tratta di un progetto complesso”, dichiara Anna Buoninsegni Sartori a Ville&Casali, “perché il lavoro di Alessandro era molto ramificato. Sto cercando di attualizzare questa attività, legandola alle valenze del territorio eugubino, come la miniatura. Vorrei riportare i ragazzi a misurarsi con l’arte del “fare”, in modo lento e preciso. Diversamente dalla velocità tecnologica di oggi. Inoltre ho in programma di avviare scambi culturali con l’estero, per esportare questa nostra cultura anche fuori dai confini”.
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