Cottage in stile country in Svezia
Jennie Swahn e suo marito Roger Hjelm, una coppia svedese che ha deciso di vivere in mezzo alla natura pur non allontanandosi troppo dalla città di Örebro, in Svezia, dove lavorano hanno scoperto attraverso un annuncio immobiliare un cottage in stile country bianco e se ne sono subito innamorati.
D’inverno il cottage sembra far parte del paesaggio, come se la casa e la natura fossero un tutt’uno.
All’interno la luce bianca che brilla si allunga con ombre e luci color nero, bianco e argento.
Jenny ha deciso di arredare la sua nuova casa in stile danese, ma ha aggiunto oggetti marocchini, che aggiungono un sapore esotico e ben si adattano ai colori del cottage.
“Sono molto ispirata da come i danesi decorano le loro abitazioni, con oggetti antichi e moderni”, spiega a Ville&Casali. “Le tonalità che ho scelto vanno dal nero violento al bianco e, per interrompere un contrasto così acceso, ho utilizzato disegni popolari e aggiunto oggetti d’argento”.
La casa confina con il bosco e il giardino a Natale è ricoperto di neve. Gli alberi di melo disegnano ombre con i loro rami spogli.
“È come se ci trovassimo in mezzo alla campagna, anche se abitiamo alla periferia residenziale di Örebro”, dice Jennie. “È questo feeling rustico che ci ha affascinato. In verità non avevamo pensato di comprare una casa fino al momento in cui abbiamo letto un annuncio sul giornale locale”.
Prima di traslocare nella grande casa bianca, Jennie e Roger abitavano in un appartamento con un grande terrazzo, in uno dei quartieri più antichi di Örebro.
Avevano una casa confortevole e godevano della vista del fiume, ma sognavano la campagna.
“Quando siamo venuti a vedere questa casa era appena caduta la neve. Ci siamo innamorati dell’atmosfera e ci è sembrato di cominciare a vivere come in una favola. La casa in legno appariva antica e accogliente, anche se era stata appena costruita. I primi proprietari erano una giovane coppia che aveva deciso di separarsi tre mesi dopo averla abitata. Non avevano avuto tempo di far nulla, tranne che dipingere le pareti di bianco, una soluzione che ci è piaciuta all’istante”, aggiunge Jennie.
“La casa era perfetta per completarla con un arredamento in stile danese”, spiega la nuova padrona di casa che lavora come responsabile di un negozio della società danese Noa Noa a Örebro.
Dal momento in cui la coppia è entrata nella nuova casa la famiglia è cresciuta con la nascita di una bimba di nome Saga che ora ha quattro anni.
La signora Jennie così ha molto da fare per tenere in ordine una casa di 200 metri quadri! Il piano terra è stato concepito come un grande open space con cucina, soggiorno e una stanza per ascoltare la musica.
“Io suono”, aggiunge Jennie, “e desideravo un posto dove ascoltare la musica e insegnarla, mentre Roger che è uno chef e lavora in un ristorante ad Örebro, alla trattoria Katrin Lund Sea, pensava che la cucina fosse la cosa più importante.”
Entrambi trascorrono molto tempo in cucina, diventata un luogo di incontro naturale, dove Jennie aiuta Roger a cucinare, mentre la piccola Saga gioca sul tavolo da pranzo.
Il tavolo è bianco e le sedie di legno antico, acquistate al mercato delle pulci, sono del secolo scorso, che Jennie ha dipinto dello stesso colore.
Le camere da letto e un secondo living si trovano al primo piano.
Stile bicolore nel cottage in stile country
La palette di colori di Jennie continua con il bianco e il nero. L’unica eccezione è la stanza di Saga dove la giovane mamma ha usato i colori bianco, rosso e rosa per dare alla stanza un sapore femminile e vintage.
Quando Jennie e Roger sono entrati nella loro nuova casa, l’esterno del cottage non era stato ancora dipinto. Così la prima cosa che hanno fatto è stata quella di dipingerlo di bianco.
Subito dopo hanno progettato il giardino, che hanno realizzato con l’aiuto di un architetto paesaggista.
Ora davanti alla casa coltivano molti alberi di melo. E il terreno ospita altre 40 varietà di piante, nonché delle rose bianche che fioriscono tutta l’estate.
Il giardino posteriore, invece, si confonde con il bosco.
I coniugi svedesi hanno costruito anche una piscina. “Io sono nato a Scania”, dice Roger, “e mi piace aver il mare vicino”.
“La piscina è stata un compromesso”, aggiunge. Jennie si è impegnata al massimo per arredare di bianco tutto l’interno del cottage.
“Spesso”, dice, “vado alle garage sales e cerco sedie, credenze, librerie e altri oggetti che poi dipingo”.
Quando Jennie compra qualcosa di nuovo, spesso si tratta di cuscini o tessuti della designer danese Tine K. Inoltre è un’amante dell’arte e ha il piacere di appendere dei bei tessuti sui muri.
“Di frequente”, dice Jennie, “usiamo dei banner nel negozio per decorare le vetrine, che mettiamo dietro gli abiti esposti. Quando non servono più me li porto a casa. È un modo semplice per creare una nuova atmosfera con piccoli oggetti”.
Le grandi vetrate della nuova casa permettono alla luce di entrare e di far dialogare gli ambienti con la natura e il bosco.
Jennie ama seguire le stagioni spostando e aggiungendo in tutti gli ambienti piccoli oggetti di arredamento, anche se ricercati. E spiega la sua filosofia per arredare, “Non ho paura di mischiare tonalità diverse. Abbino il bianco, il nero e l’argento. Intreccio pizzi e stoffe di vecchia biancheria con disegni a righe e di folclore. Quando creo uno still life uso materiali e oggetti di diversa dimensione. Per esempio, oggetti alti e bassi d’argento e di porcellana. Poi aggiungo del verde, fiori o rami presi dal giardino o dal bosco.
Vado spesso nei mercatini delle pulci per trovare cose nuove da acquistare. Poi le dipingo di bianco o di nero. Aggiungo complementi di arredo particolari come oggetti di design marocchino, che si sposano bene con il bianco e il nero. Seguo le stagioni e le tradizioni familiari. Basta poco per dare un tocco personale. Quando organizzo un dinner party seguo un tema unico che parte dall’arredamento e si collega al cibo e alla musica”.
Insomma, per Jennie e Roger la vita è bicolore. Hanno scoperto la loro casa ideale e l’hanno arredata con uno stile unico, molto personale.
A cura di MARIANA SCHROEDER
Foto di MAGDALENA BJORNSDOTTER
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