Casale in Provenza: un equilibrio tra sfarzo e semplicità
Un casale in Provenza, rinnovato da due famosi architetti e decoratori di interni, Jean Luc Charrier e Sara Giunta, è diventato un luogo raffinato ed accogliente per vivere nel verde.
In un paesaggio provenzale dai mille profumi, il giardino, come lo si vede oggi, è quello dell’infanzia: generoso, appena rasato, ricco di piante, che digrada con terrazze fino alla piscina color smeraldo, ed ostenta un ambiente naturale, incurante della perfezione.
Un giardino che circonda un vecchio mulino, dalle volte grandi ed accoglienti, ideale per le vacanze e per incontri conviviali. Un casale in Provenza scoperto per caso da una coppia italiana ed affidato per la ristrutturazione e la decorazione a due architetti e decoratori di interni, Sara Giunta e Luc Charrier, che hanno uno studio e uno show room, dove raccolgono mobili e materiali antichi, a Valbonne, chiamato la Maison du Charrier.
Casale in Provenza: tra lo stile baracco e neoclassico
I due architetti hanno gusti simili, anche se lui ama il barocco mentre lei apprezza di più lo stile neoclassico.
“Di conseguenza”, ella spiega, “mio marito tende a riempire le stanze mentre io tendo a svuotarle”.
L’inclinazione tutta particolare del vecchio mulino ha reso necessario un delicato lavoro di ristrutturazione e di decorazione. Questo casale in Provenza, dagli accenti rinascimentali, ha richiesto un patrimonio di modestia, passione e fiducia eccezionali, nonché un cantiere su misura.
Sara e Jean- Luc, esperti di materiali antichi, hanno scelto un arredo ricco di fascino, impreziosito da alcuni pezzi di stile settecentesco, che oggi convivono in perfetta armonia.
Munirsi di semplicità e coordinare le affinità: così potrebbe definirsi la cifra dei due architetti della Maison du Charrier che si esercitano nella riconquista del passato pur seguendo uno stile esigente.
Ricerca dell’equilibrio
La nuova casa si presta così a un gioco di equilibri e rivela una particolare attenzione per la semplicità. Il collegamento tra i diversi ambienti si snoda attraverso corridoi riproporzionati, affinati dalla scelta di finestre e semi finestre rinascimentali, il montaggio di porte senza telai, la posa di scuri interni su misura e la magia di fori che fanno intravedere il giardino.
L’arredamento rivela un rapporto intimo, accentuato dalla scelta di tessuti serici e di colori naturali in lino, canapa, cotone e seta, che alimentano un’alternanza di armonie delicatamente ovattate, ombreggiate dalla rotondità dei volumi.
Da una stanza all’altra, lo sguardo descrive lo spazio e si immerge in una dolcezza accogliente. Sui muri decapati e trattati a gesso, poi rilavorati con calce, la scelta di una base di tinta unita intorno a colori tenui offre una preziosa neutralità ed apre il campo all’improvvisazione di giochi di colori perfettamente abbinati. Così da far esclamare: viva la diversità!
A seconda della stagione, la padrona di casa reinventerà dei dipinti monocromi, color prugna, malva o melograna, ispirandosi a una base di tessuto a mezze tinte di lino, che copre meridiane, poltrone o divani….e lasciando navigare la propria immaginazione.
A metà corridoio, tra battiscopa e basamento, rasentando i pavimenti spazzolati, completati qua e là da mattonelle del XVII secolo, una cornice di colore definisce lo spazio e attenua il collegamento tra le pareti ed il pavimento.
Una sobrietà di grande stile, che scorre su un lo conduttore libero, che si apre a soluzioni più contemporanee, particolarmente riuscite nelle sale da bagno.
Gusti incrociati, sguardi complici, parole sciolte: Sara Giunta e Jean Luc Charrier suonano una partitura a quattro mani di cui solo loro conoscono il segreto. Alternando le creazioni della Maison de Charrier e realizzando un gioco di combinazioni, sanno penetrare nell’intimo del cuore ed interrogarsi senza pregiudizi sui materiali, sulla storia e sull’architettura.
Eccellono, insomma, nella capacità di realizzare una nuova realtà in questo meraviglioso casale in Provenza.
In effetti, sanno interpretare una libertà di stili secondo le stagioni…e tenere un lo conduttore armonizzando gli spazi per potervi abitare felicemente.
A cura di Cécilie Vaiarelli
Foto di Bernard Touillon
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