Casa colonica: reinterpretazione moderna

di Redazione Ville&Casali

Casa colonica

Dietro una collina di Bellaria, dove il profumo dei campi coltivati si mescola con quello del mare, una vecchia casa colonica è tornata a splendere dopo l’intervento dell’architetto Frederic Barogi.

Che l’ha modernizzata, reinterpretando in chiave contemporanea il concetto di fabbricato agricolo, e l’ha resa autosufficiente a livello energetico. Riuscendo anche, grazie all’uso di blocchi in laterizio Wienenberger, a ottenere un efficace isolamento termico.

Recupero e reinterpretazione

Ci troviamo a una decina di km da Rimini, eppure – tra scorci mozzafiato e un viale di tigli e platani secolari – il mare non si vede, nemmeno in lontananza.

Ma è comunque molto vicino, circa 300 metri. Forse per questo, il progetto è a metà strada tra una casa contadina e una residenza marittima.

I materiali utilizzati sono autoctoni, tradizionali, ma allo stesso tempo innovativi e performanti.

“Ho puntato – spiega l’architetto – sul recupero e la reinterpretazione, usando materie prime di pregio, ma rispettose del passato dell’edificio”.

La nuova vita della casa colonica

Le case coloniche rispondevano a determinati parametri: erano realizzate con prodotti facilmente reperibili, avevano una stalla al piano terra per riscaldare l’abitazione sovrastante, l’orientamento del portico era a Sud, per sfruttare il sole, mentre la dimensione di vani, muri e bucature era pensata per ottimizzare l’energia.

Casa colonica

Da questi presupposti, l’architetto Barogi ha tratto ispirazione per Villa Bellaria, decidendo sfruttare al massimo le risorse energetiche naturali.

“La casa colonica– spiega – è autosufficiente. È dotata di pannelli fotovoltaici, non ha bisogno di allacciamento al gas, perché tutto è elettrico. La copertura è ampia e inclinata verso Sud ed è studiata per avere un portico sempre ombreggiato d’estate. Il muro massivo a Nord protegge dai venti freddi d’inverno, ma consente il raffrescamento degli ambienti in estate”.

Isolamento termico e basso consumo

Casa colonica

I blocchi in laterizio sono stati utilizzati per l’involucro esterno, che, grazie alla perlite, sono in grado di garantire un efficace isolamento termico, senza dover ricorrere a pareti doppie o all’isolamento a cappotto.

E che, grazie alla loro elevata traspirabilità, hanno consentito all’architetto di realizzare una costruzione a basso consumo e protetta dall’umidità.

Le linee moderne e la funzionalità

Villa Bellaria presenta linee moderne e innovative, è costituita da un solo piano e da due volumi (la residenza e un garage per attrezzature agricole), connessi da una grande copertura a impluvium, che disegna aree porticate differenziate per dimensione e funzione.

Il lungo portico a Sud ospita l’impianto fotovoltaico e il solare termico.

Cosa ne pensate?

Avete luoghi, case, progetti da segnalarci? Vi è piaciuta la reinterpretazione di questa casa colonica? Condividete i vostri pensieri sulla nostra pagina Facebook.

A cura di Daniele Angi
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© Riproduzione riservata.

Partner

I più letti