Una Courmayeur speciale per vivere con il cuore
Dalla quotidianità in Brianza alla vacanza a Courmayeur: un passaggio invidiabile, ancora di più se il punto di arrivo è una residenza studiata su misura e in grado di far vivere, fin dal primo momento, l’atmosfera montana.
Dalla demolizione a una nuova realtà
Ci si trova a Villair, a breve distanza dal centro di Courmayeur; qui, un edificio dismesso è stato demolito e successivamente ricostruito per ospitare tre appartamenti, con accesso diretto ad un parco.
Distribuito su 110 metri quadrati, l’appartamento compreso in queste pagine è il risultato della sinergia fra il progettista, l’architetto Fabrizio Gandolfo, esperto di architettura montana e in grado di trovare soluzioni compositive funzionali anche in metrature contenute, e gli artigiani di Arte Rovere Antico, azienda piemontese falegnameria e trasformata in bottega d’arte dove Pierre Bacon, Mimmo Muratore e Martin Steel si occupano di realizzazioni artigianali in legno, scegliendo materiali e finiture di pregio.
Una scelta d’amore
La richiesta dei committenti, una famiglia brianzola innamorata di Courmayeur, scelta come meta per ogni villeggiatura, era di poter vivere in un ambiente accogliente ma non troppo ordinario, né lezioso o troppo tradizionale. E così è stato. I 110 metri quadrati ospitano tre camere da letto con tre bagni indipendenti e una zona giorno confortevole e funzionale; Granito Nero Assoluto per il piano di lavoro in cucina e Pietra di Courtil per il piano dei lavabi, nei bagni, sono le uniche concessioni a materiali alternativi al legno, protagonista principale del progetto e dell’interior design. Nel dettaglio, si tratta di abete vecchio, finitura prima patina, per le boiserie e i mobili, tutti studiati su misura dall’architetto Gandolfo e realizzati dalla squadra di artigiani del laboratorio di Pinerolo, mentre per i pavimenti è stata scelta l’essenza di rovere in una variante di grande pregio e con un valore aggiunto relativo al percorso sostenibile della filiera produttiva. Si tratta, infatti, di travetti in rovere recuperati da case dismesse e trattati in modo da riportarne alla luce le venature, le tonalità calde dell’essenza e fare in modo che resistessero ad un nuovo ciclo di vita.
Il calore del legno
Il parquet è stato posato non solo nella zona giorno e nelle camere da letto, ma anche in cucina e nei bagni, a testimonianza della resistenza tecnica del legno anche in ambienti umidi o comunque sottoposti ad un uso più aggressivo rispetto ad altre aree residenziali.
Acciaio e materiali naturali
Geometrica e di grande forza stilistica, la cucina ha un ulteriore punto di forza: oltre allo studio dello spazio e alla realizzazione su misura degli elementi in legno, l’artista Costanza Algranti si è occupata della progettazione ed esecuzione delle sezioni in acciaio e delle finiture, raggiungendo un risultato originale e di grande impatto.
Testo di ANTONIA SOLARI Foto di DUILIO BELTRAMONE / SGSM.
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