Storia toscana rimessa a nuovo
Nelle vicinanze di Gaiole in Chianti e a soli 15 chilometri da Siena, dove la lirica campagna toscana assume quasi una sembianza montana, sulle colline a sud di Firenze, si trova Le Pratola, antica casa contadina circondata da numerosi vigneti e oliveti e situata sulla cima di una collina dalla quale si può godere di una favolosa vista. Antico snodo della via Maremmana, grazie all’abbondanza d’acqua, il Chianti è stato sin dall’epoca etrusca una tappa di passaggio per i pastori e le loro greggi: campagna e natura selvaggia. Ed è qui che, nel 2006, questa villa è stata rilevata e ristrutturata dagli attuali protari, una coppia londinese interessata a mantenere vivi i contatti con l’Italia viste le origini della stessa proprietaria.
Trecento anni di storia
La tenuta ha trecento anni di storia ed era parte dell’azienda vinicola Rocca di Castagnoli, produttrice del Super Tuscan Le Pratola, da cui prende nome la stessa. La villa (www.lepratola.com) si trova a Gaiole in Chianti, un borgo di circa 2.500 abitanti situato lungo il fiume Massellone che, storicamente, ospitava un mercato che serviva i villaggi e le città circostanti.
Fondato dai Longobardi, dal dodicesimo secolo è stata la residenza della famiglia Ricasoli. Uno dei componenti di quest’ultima, il Barone Bettino Ricasoli, è il creatore del metodo per la produzione del Chianti classico, ancora in uso attualmente.
Inoltre, dal 1997, Gaiole in Chianti ospita annualmente L’Eroica, una gara ciclistica vintage alla quale partecipano più di tremila ciclisti provenienti da tutto il mondo. L’unico requisito è quello di partecipare alla gara con una bicicletta vintage e avere un buon appetito perché, non essendo una prova cronometrata, c’è sempre il tempo per fermarsi a mangiare un boccone e bere un bicchiere di Chianti. Questa villa ha ben presto catturato l’attenzione dei proprietari per le sue valenze artistiche e perché corrispondeva alle loro esigenze ma ha avuto bisogno di un sensibile restauro.
Un restauro che rivitalizza
Un’opera di recupero di questa antica abitazione che ha visto protagonisti il geometra Fabrizio Cioni, di Gaiole in Chianti, il project manager Joe Thompson, di Cortona e il costruttore Massimiliano Carnasciali, di Radda in Chianti. La villa ha una grandezza di 600 metri quadrati e comprende una piscina riscaldata, 5 suites con bagno in camera e aria condizionata, sala da pranzo, cucina, due saloni, una palestra, un’area giochi, un cortile centrale e due terrazze ed è una struttura ecologicamente responsabile, in quanto possiede pannelli solari per la fornitura di acqua calda, un riscaldamento con alimentazione a pellet e un sistema di riciclo per l’acqua piovana per l’irrigazione del giardino. Gli ambienti della villa sono stati arredati usufruendo dei servizi e dei materiali presenti nella zona, rivisitati in chiave moderna. Ed è così che, nell’ingresso, nella sala principale e in tutti i bagni della casa, è stato utilizzato il travertino, come materiale di rivestimento. Interessante poi notare che il pavimento che riveste sia la sala da pranzo che la cucina proviene da una tenuta storica di oltre 250 anni.
Stile contemporaneo nella storia antica
Le Pratola possiede, poi, una cucina in stile contemporaneo, firmata Ernestomeda, in cui è anche presente una poltrona di antiquariato acquistata a Firenze. Negli altri ambienti sono stati utilizzati marchi d’arredo prestigiosi, come Kartell, Alessi, Roche Bobois per i complementi d’arredo e marchi di tessuti pregiati, come Busatti, Designers Guild e Osborne and Little per la tappezzeria. Inoltre, le stanze sono arricchite dalla presenza di dipinti di arte moderna dell’artista e conoscente Elizabeth Ockford e delle sculture dell’artista Davide dell’Osso. Infine, gli esterni, compresa la piscina, sono stati arredati con oggetti dell’azienda EMU.
di ALDO MAZZOLANI foto di STUDIO FOTOGRAFICO PAGLIAI
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© Riproduzione riservata.