Ritorno alla natura nel Chianti
Ristrutturare, riadattare e alleggerire, senza modificare la disposizione delle murature portanti o in alcun modo alterare lo spirito del luogo. L’intervento dello studio dell’architetto Andrè Benaim si è concentrato soprattutto all’interno dove, aprendo varchi e giocando con i vari livelli, è riuscito a portare un tocco contemporaneo. All’esterno, il vecchio edificio ha mantenuto la bellezza di sempre e le tracce dei tempi passati. La struttura originale è rimasta per lo più inalterata e le poche operazioni di restauro conservativo sono state per lo più realizzate con materiali e tecniche della tradizione locale. Le opere e gli arredi, per lo più pezzi di metà del secolo scorso, rispecchiano un gusto sofisticato, sobrio e mai nostalgico. Uno stile che si ritrova anche nella scelta del progettista che ha cercato di valorizzare lo spessore dei muri e di collegare in modo fluido gli ambienti.
Questo piccolo edificio rurale in pietra, una volta adibito a capanna/fienile, si trova immerso in un campo di ulivi sulle colline del Chianti e si affaccia a perdita d’occhio su un panorama incontaminato. L’edificio è stato risanato e consolidato, trasformato e “alleggerito”, ma comunque rispettato nelle sue linee principali. Fa parte di una più ampia proprietà di cui ne è divenuto una dépendance. Nella tradizione architettonica delle locali capanne questi edifici si attestano su un dislivello naturale permettendo un doppio utilizzo, dall’alto la capanna con l’ingresso dei carri, nella parte inferiore, invece, i prodotti dei campi, generalmente il fieno per il bestiame. Questa abitazione si manifesta come la fusione di due edifici, uno a monte con copertura a capanna e uno verso valle con un’unica pendenza del tetto. “Seguendo quindi questo naturale dislivello, anzi enfatizzandolo“, afferma l’architetto Benaim, “abbiamo ricavato un grande spazio aperto su due livelli. Nella parte bassa il soggiorno che si affaccia sul panorama, che rappresenta anche l’accesso al piccolo edificio, mentre sulla parte superiore la cucina pranzo, la camera, il bagno ed il guardaroba“.
Incroci di luce naturale e di vedute sono stati ricercati per dare movimento e curiosità ad una semplice capanna che, originariamente, non ne aveva. La cucina si colloca, invece, sul lato destro dell’ampio piano rialzato sviluppandosi poi anche lungo la balaustra che separa i due livelli. Balaustra che diventa quindi un piano di lavoro e di contenimento per la cucina, rivolta verso il soggiorno e il panorama attraverso l’ampia finestra orizzontale. La camera si affaccia sull’uliveta ed è contenuta dalla capanna del tetto.
Alla sua sinistra si trova un piccolo disimpegno con una bella finestra, sempre verso gli ulivi, con due porte contrapposte, una per accedere al bagno e l’altra per il ripostiglio. La struttura in pietra è stata mantenuta ed anzi enfatizzata anche nell’interno dove è pitturata a calce. A terra semplici tavole di conifera colorate trasmettono una piacevole freschezza. Infine, nel salotto, un camino è stato inserito nella grande libreria che asseconda con successo le diverse altezze interne.
di Aldo Mazzolani
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