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Casa a Parigi: aria di campagna in centro
Ci si sorprende di non avere attraversato un campo di ulivi prima di arrivare qui, tanto è grande l’illusione di fronte a questa casa a Parigi. Una volta abbandonato il rumore della città, aver perso un po’ l’orientamento, si assapora questa imprevista enclave urbana.
L’atmosfera è serena, muri a secco con intonaci color sabbia, travi antiche, tromba delle scale maestosa, dove scendono a precipizio tanti piccoli ragazzi. Sì, sembra una vera casa di famiglia e sembra di stare in vacanza. Ci si immagina già di essere seduti intorno al grande tavolo della cucina, un tempo usato per esporre i tessuti, acquistato dall’antiquaria Mathilde Labrouche di Coté Pierre.
Camminando su lastre di pietra ricostruita di Pierre du Lot, la proprietaria ci racconta la sua casa mentre di tanto in tanto osserva la cottura di una profumata ratatouille.
La signora è nata a Ramatuelle, a due passi dalle spiagge di Cavalaire- sur-Mer dove la madre possiede Le Chateau de Sable, un piccolo albergo delizioso. È lì che la storia della famiglia nasce, nel Mediterraneo. Proseguirà nel sud-est al ritmo dei filari di viti, in una bella dimora in pietra bordolese. Gli affari, la vita, faranno sì che la famiglia, cresciuta tra i profumi del sud, dovrà trasferirsi nella capitale e abituarsi ai ritmi della città.
Un’antica ambasciata abbandonata, rinasce come casa a Parigi
Appassionata di arredamento, la giovane proprietaria affronta la nuova sfida. Il problema consiste nell’eliminare l’aspetto impersonale di pareti da tempo destinate a proteggere degli uffici, cancellare l’austerità solenne del palazzo, inserire tutti gli ingredienti necessari per una casa familiare estremamente aperta alla convivialità. E naturalmente richiamare l’atmosfera del Sud: ricordare la campagna in modo da affrancare gli ambienti dai richiami urbani!
Per realizzare questo progetto, la proprietaria si è rivolta a un maestro muratore della regione di Lot e Garonna, Jean-Jacques Tué e ai suoi figli, grandi specialisti di materiali di recupero e dell’arte muraria tradizionale. Con la loro tecnica essi hanno creato, con eleganza, l’illusione della patina e del vissuto.
Alla ristrutturazione ha contribuito la progettista Mathilde Labrouche, alla guida dell’azienda di materiali di recupero Coté Pierre, di Montendre, nelle vicinanze di Bordeaux.
Questi professionisti hanno profilato gli spazi, e moltiplicato la presenza di materiali nobili, legni di quercia invecchiati, pietra blu del Belgio, camini antichi, boiserie recuperate, stoffe di lino grezzo.
Nell’ammezzato, la nuova cucina rassomiglia a quella di una casa in piena campagna. Sotto i tetti, l’atmosfera balinese di un’immensa vetrata ricopre il living e le camere ospitano dei grandi letti dove riposare la sera con delizia sotto il piumino. Come si faceva una volta…
Testo di CAROLINE CLAVIER
Foto di HENRI DEL OLMO – LIVING 4 MEDIA
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