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Canto libero in Provenza

di Redazione Ville&Casali

La casa di Marie e Philppe

In Provenza, Marie e Philippe hanno trovato una seconda vita acquistando e riportando al suo antico splendore una bastide in aperta campagna con una ristrutturazione effettuata nel rispetto della natura e con un décor dai toni morbidi

È spesso così, si cambia casa perché si desidera cambiare stile di vita. Questo, per lo meno, è il motivo che ha spinto Marie e Philippe Guillanton a lasciare la frenetica ed effervescente Parigi per trasferirsi in una porzione ancora abbastanza intatta e molto verde della Provenza, dove spazi sconfinati e silenzi accompagnano la vita di tutti i giorni.

Lo stabilirsi in Provenza, nella regione considerata “l’orto di Francia” è stata una scelta dettata anche dall’esigenza di crescere i cinque figli in un ambiente sano e a stretto contatto con la natura. Il fascino della proprietà acquistata da Marie e Philippe balza immediatamente agli occhi e nell’attraversare il viale alberato, selvaggio e indomato, che conduce alla dimora è facile immaginare la suggestione provata dai due proprietari al momento dell’acquisto quando la bastide era poco più che un rudere. La ristrutturazione ha mantenuto una stretta aderenza con il passato della dimora avendo conservato molti elementi originari.

Per i lavori i padroni di casa hanno prediletto materiali antichi e naturali, adoperando e recuperando tomette, legni e pietre e realizzando varie opere in tufo locale che regna incontrastato nella cappella, adiacente alla sala della musica, fatta costruire ex novo in tufo e vetro.

Al piano terra, l’entrata è maestosa e scenografica. Marie ha fatto abbattere una parete in pietra che divideva l’ingresso e il vano scala per sostituirla con un divisorio in vetro. Sempre al piano terra, i proprietari hanno unito tre camere ottenendo una cucina ampia con zona pranzo e salotto: l’ideale per una famiglia così numerosa. Ed è qui che Marie si svela essere una padrona di casa creativa e attenta alla sostenibilità con una pittura alla calce fatta da lei, tingendo una base pronta (Badimat di Les 3 matons) con dei pigmenti naturali, nero vite e terra di Kassel.

Al piano superiore si trova la zona notte, per la quale Marie ha puntato sui toni sobri dei bianchi impuri che esaltano il pregio dei materiali e le texture dei mobili e oggetti patinati da lei stessa. Un paesaggio fiabesco e la coltivazione di vite (dal 2008 certificata bio e in fase di conversione alla biodinamica) si aprono davanti alle numerose finestre della bastide e i pensieri possono vagare liberi verso l’orizzonte.

Di Antonella Padularosa

Foto di Corrado Bonomo

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