Arco: modulo artistico
“L’arco, matrice geometrica della volta, come tema fondante del concetto architettonico” è il principio a cui si è ispirato l’architetto Maurizio Scarciglia, fondatore dello studio Nauta architecture & research, che ha firmato un intervento di recupero e ristrutturazione di una casa a schiera tradizionale, di circa 350 metri quadri ad Avetrana (Puglia), a metà fra l’esercizio di stile e l’esperimento giocoso. Le stanze del piano terra presentavano tutte soffitti voltati a stella di notevole valore spaziale. Lo schema richiedeva la conservazione dell’enfilade spaziale, rendendone necessaria l’illuminazione attraverso effetti di compenetrazione fra gli ambienti in sequenza.
Arco: studio e gioco d’architettura
Secondo il progetto dello studio, l’arco “…viene applicato in maniera non canonica, quasi giocosa, con diverse dimensioni ed altezze. L’obiettivo è stato l’alleggerimento della massa muraria, utilizzando anche false finestre interne. Le superfici respirano, leggere come carta ritagliata da vuoti generosi”.
Il primo gesto è stato, quindi, quello di togliere. Eliminare le addizioni e gli annessi che col tempo si sono sovrapposti alla struttura originale, i tamponamenti realizzati per chiudere gli archi e le suddivisioni interne che negavano le dimensioni originali. Gli spazi interni sono stati riorganizzati secondo una nuova gerarchia impostata principalmente su valori spaziali già presenti all’interno dell’impianto planimetrico dell’edificio, ma mai sfruttati a causa dell’utilizzo discontinuo e frammentato degli spazi abitati e dei depositi.
Oltre a questo, come nella tradizione mediterranea, in questa casa la palette di materiali è ridotta al minimo. I pavimenti in coccio pesto (malta idraulica impastata con graniglia di cotto) sono realizzati in loco, dosati nel colore per ricordare la sabbia delle vicine spiagge dello Ionio. Le stesse superfici continuano nel giardino, liberato da fioriere ed inutili percorsi, preservando gli esistenti agrumi, nespoli e ciliegi. Il piano terra è stato ripensato completamente ottenendo spazi ampi che offrono una maggiore chiarezza planimetrica e forza compositiva, organizzati e ordinatamente connessi ad una spina dorsale di collegamento che attraversa l’intera casa lungo la parete nord dell’edificio, rendendo più intuitivi e controllabili gli spostamenti da uno spazio all’altro, sempre sotto lo “sguardo” dell’arco. Le superfici della cucina e dei bagni sono rivestite in travertino oniciato, trattato con finitura in resina trasparente per preservarne visivamente le irregolarità; le pareti sono trattate con intonaci idrorepellenti.
Tutti gli ambienti sono rivestiti con intonaci e pitture dalle diverse grane. Il progetto ricerca ambienti rustici ma sofisticati, sintetici e austeri, attraverso l’applicazione moderna di materiali e tecniche locali.
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