Salento contemporaneo
In Puglia, nella terra del Primitivo e a pochi passi dal mare, una villa immersa nella natura è un racconto pittorico di tradizione e modernità
In una zona di campagna a circa due chilometri e mezzo dal paese di Sava, in provincia di Taranto, sorge villa Eucaliptus, una dimora progettata dall’architetto Giuseppe Milizia per dei clienti francesi. Studiata e cucita quasi sartorialmente sulle esigenze della proprietà, la casa è stata completamente ripensata: con una parte ristrutturata (su una zona preesistente) e in parte ampliata con una nuova area realizzata ex novo. Punto di partenza è stato il recupero e il ripristino delle pavimentazioni realizzate in cemento e resina, ripensate dall’architetto colorate in alcuni ambienti e in altri lasciate al naturale.
Le superfici, e in particolare i pavimenti, sono stati il cuore creativo del progetto. Sono state inserite, infatti, una serie di cementine autentiche degli anni ’40. Una scelta dal carattere pittorico, con la quale l’architetto si è ispirato ai quadri di Kandisky. Anche nella zona giorno e in cucina troviamo la presenza di cementine anni ’40, utilizzate per decorare e dare all’insieme nuova qualità.
Nelle camere da letto, il cemento e la resina utilizzati per le superfici sono stati trattati per dare un effetto vissuto e ricreare l’atmosfera degli anni ’50, tipica delle case contadine nelle campagne savesi. Dal punto di vista della struttura architettonica la casa si presenta con un impianto moderno modulato allo stato di vita attuale con ben cinque camere da letto, disposte tre al piano terra e due al primo piano. Fra le parti strutturali più connotanti troviamo la scala esterna che si snoda sul lato sud della casa. Realizzata in cemento conduce al primo piano. Si tratta di un vero e proprio “segno” architettonico forte che appare come sospeso e che bilancia la parte ovest della struttura.
Molti elementi d’arredo della casa sono stati progettati dall’architetto ed eseguiti dal suo socio, Angelo Lomartire. L’intento del progettista, concordato con i committenti francesi, era quello di ricostruire, in chiave contemporanea, il senso della campagna salentina proponendo un’architettura che fosse moderna e solo all’apparenza estranea al territorio. Fra gli interventi pensati per lasciare una traccia del passato il mantenimento dell’originario forno presente su un lato del living esterno, elemento autentico di un passato sempre vivo. Il risultato finale della nuova composizione architettonica realizzata è di grande armonia, la casa è un intervento audace e al contempo sobrio. Una struttura che asseconda la natura senza invasioni nella campagna intorno ancora in parte incolta e ricca di grandi alberi di ulivo. Piante che sono l’elemento caratteristico e la cifra connotante del panorama paesaggistico di Sava.
Articolo pubblicato sullo Speciale Architetti 2022
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