Progetto diffuso
Per il centro culturale e museo dell’Antropocene l’architetto Sosa attua un approccio conservativo per valorizzare le preesistenze, senza rinunciare a un’architettura contemporanea
Il Centro culturale e Museo dell’Antropocene, progetto dell’Architetto Sosa, con la sua raccolta di reperti e manufatti provenienti da tutto il mondo, che testimoniano l’era dell’impatto umano sul pianeta, sorge nel nucleo antico della località Casanova, vicino a Laveno Mombello (VA). La posizione collinare e l’appartenenza a un gruppo di case compatto che formano al loro interno delle corti, ha favorito la conservazione delle parti più antiche degli edifici. Il valore dell’edificato storico diffuso nella composizione dello spazio urbano ha orientato il progetto di Maino Sosa Architetti verso un approccio conservativo, rivolto alla valorizzazione di forme e tecniche costruttive di ogni epoca, senza rinunciare al progetto di una architettura contemporanea. Il nuovo progetto ha determinato spazi per un uso artistico e culturale oltre che abitativo, laboratori, locali per gli impianti e un parcheggio privato. Il progetto di riuso utilizza soluzioni costruttive e materiali usuali nell’ambito locale, quali ferro, legno, cemento armato, scelti in ogni singola circostanza secondo la particolare richiesta dello spazio.
Questo per evitare una eccessiva unicità stilistica, rinunciando alla rassicurante formula di sintesi tipologica e compositiva come unica via possibile nella ricerca della coerenza dell’insieme, che in questo caso risulta palesemente contraria alla presenza di vistose stratificazioni costruttive del fabbricato e del contesto. All’interno della casa, un congegno articolato di circolazione verticale e orizzontale formato da scale, ponti, soppalchi e passatoie, attraversa i diversi locali. Questa circolazione, oltre alla funzione di collegamento, crea un percorso “promenade”, il cui obiettivo è di integrare tra loro i diversi spazi e le varie attività artistiche e culturali che si svolgono simultaneamente, e anche di promuovere la curiosità verso altre discipline nei piccoli allievi che seguono specifiche lezioni e devono attraversare vari locali durante la loro attività.
Articolo pubblicato sullo Speciale Architetti 2021
Continua a leggere sulla rivista digitale
© Riproduzione riservata.