L’eco dell’altrove

di Daniela Stasi

Corte interna
Foto di @libericreativi

Le Riad Q è una residenza privata ad Andria, in Puglia, che pur rispettando scrupolosamente il genius loci, rappresenta un costante richiamo al mondo arabo. Ecco quindi una struttura ottocentesca in tufo aprirsi a complementi d’arredo realizzati da artigiani marocchini. A creare continuità cromatica e materica, l’uso di calce e microcemento che, anziché contrapporsi all’insieme, uniscono anime differenti donando equilibrio

Mi sento come uno che sogna e che vede delle cose che teme gli sfuggano”. Così esclamò il pittore Eugène Delacroix estasiato da un chiarore non familiare, mentre sbarcava in Marocco, frontiera dell’immaginario, oasi di bellezza primordiale. Per non lasciarsi sfuggire le sensazioni evocate da quella terra, che su di lei ha lo stesso effetto, l’interior designer Francesca Tota, appassionata cultrice del mondo arabo, ha deciso di fissarle in una memoria immobile: la sua abitazione ad Andria, nell’Alta Murgia pugliese, celebre ai più per il federiciano Castel del Monte.

Vista sulla corte dal salotto
Foto di @libericreativi

Un rimando al Marocco è presente già nel nome con cui ha battezzato la residenza, Le Riad Q. Attenzione, però: lo studio di architettura d’interni che ne ha ripensato la fisionoma – Acqua di Puglia, capitanato dall’architetto Massimo Brambilla – non ha dato vita a una mera parentesi marocchina in Puglia…

Articolo pubblicato su Ville&Casali di febbraio 2024

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Per approfondire

www.acquadipuglia.com

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