Armonia fra ieri e oggi
L’architetto Rino Cimmino ha trasformato un piccolo atelier d’artista in una nuova casa ricca d’atmosfera. Un progetto attuale rispettoso del passato
Ci troviamo in un edificio posto all’interno di un ‘recetto’, un’architettura medievale tipica del Piemonte, in provincia di Novara. Qui, incastonato tra case storiche realizzate in mattoni e sassi del fiume Sesia, l’architetto Rino Cimmino si è occupato della ristrutturazione di un atelier d’artista. Inserito all’interno di un edificio elegante, dalla forma regolare, con due piani fuori terra, questa particolare struttura si caratterizza per le belle finestre tardogotiche, incorniciate da fasce di laterizi lavorati. I proprietari, appassionati d’arte, desideravano creare un luogo informale dove trascorrere il loro tempo libero lontani dalle fatiche cittadine. È nata così l’idea di restaurare l’atelier di un’artista, adattandolo alle loro esigenze abitative, senza stravolgere troppo le caratteristiche dello spazio originario. “Il loro desiderio andava coltivato. L’obiettivo è stato fin da subito quello di realizzare un progetto che mantenesse la storicità del manufatto e l’atmosfera del passato, dove i diversi elementi si incontrassero e si valorizzassero liberamente”, spiega l’architetto Cimmino. L’esigenza era quella di avere una casa con un’atmosfera sobria e accogliente che non perdesse le tracce del passato, ma che, al contempo, rispecchiasse l’anima dei nuovi abitanti. Durante la fase preparatoria del progetto, sono stati eseguiti diversi sopralluoghi per verificare cosa andasse rimosso e cosa invece potesse essere mantenuto.
Durante il restauro sono state risanate tutte le murature, è stato ripristinato il soffitto a cassettoni del primo piano ed è stato recuperato il pavimento in cotto del piano terra. È stata restaurata anche una vecchia macina in pietra ritrovata sul posto. Tutte le parti in sasso e mattoni sono state sabbiate, mentre la scala in legno e la vecchia balaustra sono state interamente restaurate. L’impegno assunto con i proprietari era quello di inserire dei mobili che contrastassero con la storicità dell’edificio, ma il contrasto doveva essere coerente e sobrio e, soprattutto, non invasivo. Gli ambienti sono stati quindi arredati in maniera essenziale e senza eccessi. È stata scelta una cucina completamente bianca, corredata da un’isola pensata per la colazione e per gli aperitivi con gli amici. Da qui, una scala in legno conduce al soggiorno: uno spazio leggermente sopraelevato, arredato in maniera semplice: un divano ad angolo in tessuto, un tavolino e un mobile contenitore, anche questi bianchi. Una parete in cartongesso — studiata per non intaccare la muratura storica — separa il living dalla camera da letto. Un ambiente intimo e accogliente, arredato con pochi pezzi essenziali e con tonalità che ben si integrano con le pareti storiche e il pavimento in legno scuro. Un progetto estremamente rispettoso dell’involucro antico e di ciò che lo spazio era stato negli ultimi anni, attraverso l’inserimento di elementi di novità che non modificassero radicalmente il significato della struttura: l’architetto Cimmino ha saputo così creare qualcosa di moderno senza stravolgere l’antico, creando una dimora funzionale in equilibrio fra passato e presente.
Articolo pubblicato sullo Speciale Architetti 2024
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