Ristrutturazione nel cuore della Città Eterna: il senso dell’infinito
Progetto di Eleonora Vitellozzi
Progettando sul colle dell’Aventino l’architetto Eleonora Vitellozzi, non ha potuto non tenere conto di essere immersi nell’architettura razionale e meravigliosamente classica e sfarzosa dell’impero romano del colle palatino, dei Fori Imperiali, del circo Massimo, ma anche della più misteriosa e affascinante architettura medioevale e rinascimentale delle chiese del Colle.
Tutti questi simboli architettonici hanno ispirato la progettazione, con un insieme di soluzioni che rivisitano in chiave moderna e tecnologica la storia dell’architettura. E così le lesene, le moderne colonne stilizzate, e poi ancora i grandi pannelli con gli angeli Romani, ma anche Sidival che pur vaticanista dipinge schemi della pittura contemporanea. L’architetto ha avuto l’opportunità di riprogettare un’antica grande casa di oltre 300 mq dove la planimetria originaria ha una caratteristica architettonica eccezionale: il senso dell’infinito, ovvero un percorso interno circolare senza inizio né fine.
A dividere gli oltre 300 mq di casa sono anche gli sbalzi di quota, necessari sia per ospitare un’illuminazione moderna, ma anche per ospitare i cristalli di Murano nella sala da pranzo, tutto questo con un diffuso e rilassante sfondo total white.
In questa casa moderna il bianco è il colore cromatico prevalente, colore che rilassa e rende allo stesso tempo l’ambiente confortevole, moderno ma con decorazioni classiche (gusci, colonne, lesene, controsoffitti, boiserie moderne).
La sala da pranzo, divisa dalla zona giorno con due colonne stilizzate, accoglie un grande tavolo bianco progettato dall’architetto, modernizzato dalle sedie in velluto di vari colori marca Promemoria, modello bilou bilou. Sul tavolo arredi del noto negozio trasteverino “l’ora del tè” colorano elegantemente lo spazio e accompagnano cromaticamente le sedie.
L’architetto Vitellozzi ha partecipato alla scelta di questa bella casa all’Aventino per l’arredamento ma prima ancora per il silenzio, la luce, la vista su un affascinante muro dell’antica Roma, in parte ricoperto da fioriti rampicanti, e per la possibilità di poter fare amene passeggiate nel quartiere dell’Aventino.
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