Una combinazione perfetta a Formentera
In questa affascinante finca di Formentera l’architetto e interior designer Alessandro Negri, autore di alcune fra le più belle realizzazioni dell’isola, ha conservato la struttura tipica delle costruzioni locali, attualizzandola e rendendola adatta ad essere vissuta come seconda casa. Questo lo scopo di questo progetto concluso una prima volta nel 2009 e ulteriormente modificato nel 2012 dai nuovi proprietari. Una finca, come si dice da queste parti, costruita da contadini nel primo Novecento, con muri spessi in pietra di 80 cm.
Quello di Alessandro Negri è stato per lo più un intervento conservativo, che ha mantenuto intatta la struttura preesistente, su due livelli, della fattoria e ha riportato la finca allo splendore originale. Pareti e pavimenti sono stati trattati con materiali chiari e tonalità neutre per moltiplicare la luce, non abbondante per la tipologia abitativa, che penetra dalle aperture.
Più decisa invece l’operazione di restyling degli interni, che si sviluppano su circa 400 metri quadri, corredati da verande, terrazze, salotti estivi e angoli che Negri definisce luoghi per “chill out”, rilassarsi, e la scelta degli arredi, giocata su un equilibrio eclettico tra l’anima rustica e confortevole dell’abitazione e uno stile contemporaneo più pulito.
In questa abitazione non c’è nessuna concessione ai lussi inutili. Niente aria condizionata, l’impianto elettrico è alimentato unicamente da pannelli solari ben nascosti sul retro. I muri di pietra garantiscono una climatizzazione naturale anche nei giorni torridi di luglio e agosto. I dettagli decorativi sono opere di design artigianale composte con materiali recuperati sulle spiagge d’inverno: i legni formano la cornice degli specchi nei bagni, le alghe essiccate fluttuano come raggi d’ombra dalle lampade appese ai soffitti. E ancora, le piccole palle di alghe e paglia raccolte sul bagnasciuga diventano le frange ballerine degli abat-jour, mentre una grossa radice di agave è stata trasformata da Negri in un sofisticato punto luce nell’angolo di una delle terrazze.
Nel complesso l’abitazione riflette uno stile di vita lento, rilassato e informale, che si ritrova sia nella scelta di colori sobri e tenui che nell’illuminazione delicata. Qualche dubbio lo studio Negri lo ha avuto solo nella costruzione della piscina, giudicata inizialmente inutile quando a pochi metri c’è un mare meraviglioso. Poi le esigenze dei proprietari, la comodità per i bambini, hanno avuto la meglio. Posta tra la casa principale e gli annessi, finisce per diventare un irresistibile polo di attrazione. Anche il progetto di landscape design ha lasciato pressoché inalterato il terreno che circonda la proprietà, un giardino naturale rigoglioso che comprende piante aromatiche mediterranee, vigneti, un frutteto e ulivi secolari. Qui è stata aggiunta una nuova foresteria dedicata agli ospiti, sul modello dell’abitazione principale, oltre alla piscina di 15 metri, circondata da un’ampia piattaforma in legno. “In questa casa”, conclude l’architetto Alessandro Negri, “ho cercato di intrecciare tra loro interni ed esterni. E alla fine credo che sia lo spazio aperto a prevalere”.
di Aldo Mazzolani foto di Jordi Canosa/AG. PHOTOFOYER
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