Un open space al centro di Madrid
L’architetto Alejandro Fauquié ha ristrutturato un grande open space nell’elegante quartiere di Salamanca, a Madrid. Qui si trova il miglio d’oro della moda della capitale spagnola ed è possibile ammirare edifici del primo Novecento, costruiti per ospitare l’aristocrazia madrilena.
Il quartiere Salamanca, nel cuore di Madrid
Il distretto Salamanca, nel cuore di Madrid, comprende a sua volta sette barrios. Prende il nome dal primo ministro spagnolo e tycoon dello sviluppo ferroviario del XIX secolo in Spagna e Portogallo, il malagueno marchese José di Salamanca. Oggi si caratterizza per la sua peculiare configurazione a forma di scacchiera con strade perpendicolari. Tuttora la zona residenziale di Salamanca è considerata come una delle aree della moda, del lusso e delle vita intellettuale più importante della città. Ed è una delle zone più richieste dal mercato immobiliare, insieme a Chamertin e Chamberi.
Da appartamento classico a open space: la ristrutturazione
In una via del distretto di Salamanca un giovane imprenditore di Madrid ha deciso di acquistare la sua prima casa per farne un moderno open space. Per i lavori di ristrutturazione e arredo ha incaricato lo studio di progettazione e interni di Alejandro Fauquié (informazioni a questo link). L’appartamento, di 230 mq, si trova al terzo piano di un edificio residenziale degli anni trenta. Il proprietario ha richiesto un restyling completo dell’intera abitazione, chiedendo di eliminare diverse camere, puntando su uno spazio abitativo aperto e luminoso.
“Sin dal primo incontro la richiesta primaria della proprietà è stata quella di poter eliminare più pareti e porte possibili”, spiega l’interior designer Alejandro Fauquié. “La pianta originaria dell’appartamento presentava una disposizione classica degli spazi, completamente diversa da come si presenta oggi. Abbiamo eliminato delle camere da letto mantenendo solo la master bedroom e una camera da letto per ospiti. Abbiamo ridotto lo spazio d’ingresso e gli abbiamo dato più luce recuperando una finestra nell’ingresso, togliendo la zona lavanderia. Infine, anche la zona cucina è stata spostata e riprogettata in uno spazio di mezzo, che dividesse la zona di rappresentanza dalla zona letto.”
Stile e colori: l’interior design come una pittura
I lavori di ristrutturazione del nuovo open space sono durati in tutto dieci mesi duranti i quali lo studio di Alejandro Fauquié ha lavorato sul disegno dei mobili e dei complementi di arredo, nonché sulle finiture, sui dettagli e sui materiali, implementando il nuovo disegno architettonico dell’appartamento.
“Tutti I dettagli e gran parte dei mobili sono stati realizzati su disegno e in esclusiva, con l’intenzione di dare a questo progetto un tocco unico e personalizzato”, precisa Fauquié. “Abbiamo anche lavorato sulla scelta dei colori prediligendo il beige, il grigio, e l’arancio, colori che provenivano dall’esterno dell’edificio. Mentre il verde è il colore che predomina dalle finestre del living con gli alberi della strada”.
L’interior designer spagnolo paragona il progetto archittetonico alla realizzazione di un quadro: le scelte stilistiche devono catturare l’interesse di chi guarda.
(foto Gianni Franchellucci)
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