Tessuti e carte da parati: il colore di Parigi
“Più qualità e meno quantità”
Così Mario Arcangeli, fondatore di Mastro Raphaël, ha definito l’edizione di quest’anno di Maison&Objet che si è chiusa lunedì 25 gennaio, con una notevole presenza internazionale, ma senza la folla degli anni passati. Le aziende italiane hanno esposto a Parigi molte novità come, per esempio, la Sicis di Ravenna, famosa per i mosaici che li ha “trasportati” sui tessuti.
Tessuti: le nuove quotazioni
L’azienda Loro Piana, che esporta il 60 per cento del fatturato negli USA, ha lanciato una moquette interamente in lana di lama peruviano con quattro colori naturali a 300 euro al mq. A questa quotazione si collocano i tessuti più pregiati che Ville& Casali ha visionato non solo a Maison&Objet ma anche alla manifestazione collegata Déco Off, che si è svolta in contemporanea nel centro di Parigi. Molte altre interessanti novità, a prezzi tra i 50 e i 150 euro al mq., si potevano osservare tra i 55 editori tessili italiani, francesi, inglesi, svizzeri e tedeschi che hanno dato appuntamento alla clientela sui due lati della Senna, con l’epicentro a Saint Germain de Prés.
Qualità fa rima con novità
Qualità elevate dei tessuti e delle carte da parati, spesso coordinati, ritorno alle fibre naturali (dal cotone al bamboo, dal lino alla fibra di banano), e tante tinte colorate, sono state il leitmotiv dell’edizione 2016 di Maison&Objet e Déco off. Non sono mancate le novità nei materiali, come ECO FR di Fischbacher, un filato naturale ignifugo. Corale, infine, il ritorno di fiducia sul mercato italiano da parte degli editori tessili, anche se sono i mercati esteri, dagli USA alla Russia, da Dubai alla Cina, gli sbocchi più gettonati. Questi ultimi, dipendenti per lo più dalla grande capacità artigianale del settore tessile italiano, soprattutto del Comasco, come per esempio per i velluti, prodotti dalla famosa interior decorator inglese Tricia Guild.
a cura di Enrico Morelli
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