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Studio CQS punta su Neo Decò con Essentials

di Redazione Ville&Casali

studio cqs

A due passi dal Duomo di Milano, gli architetti Simone Ciarmoli e Miguel Queda hanno creato un’istallazione all’interno dell’Hotel Straf per lanciare la prima collezione di complementi d’arredo. L’evento, chiamato Delightful, che si è svolto contemporaneamente al Salone del Mobile 2017, è stato dedicato interamente a tutto ciò che riguarda il design dei complementi d’arredo, mentre i due professionisti hanno potuto mostrare la loro lussuosa e confortevole “Essential”.

L’esperienza dello Studio CQS

Lo Studio CQS collabora dal 2009 con prestigiose aziende italiane come Annibale Colombo, Dedar, Loro Piana e Rubelli, ma non solo. I due architetti, infatti, avviano di frequente collaborazioni con aziende di moda come Prada e Giorgio Armani.

La loro opera prima, la collezione Essential, denota una raffinata ricerca di fascino e di materiali di qualità, spiegano:

“Essentials pone
 una questione esistenziale, dato che alla base del progetto c’è l’intenzione di trasformare la hall dell’hotel da spazio di passaggio temporaneo in luogo da vivere. Il filosofo tedesco Martin Haidegger nella conferenza del 1955 “Costruire, abitare, pensare”, partendo dal termine “bauen”, che significa costruire, derivante dall’antico vocabolo “buan”, che vuol dire abitare, contenente nella sua radice etimologica “bin”, prima persona del verbo essere, pone in relazione l’abitare all’essere, collegandolo non solo al tempo della presenza.“

Essential è una collezione straordinaria, in grado di creare atmosfere meravigliose. Tutti i dettagli dei singoli pezzi sono stati concepiti appositamente per restituire una sensazione di estremo comfort, ma anche di lusso, tutto senza mai tralasciare la componente emozionale. Ed è proprio alle emozioni e alle sensazioni, che l’arredamento dello Studio CQS deve la sua nascita e il suo sviluppo.

La raffinata composizione

Lo studio CQS ha creato un’armonia di linee e di volumi che compongono pezzi di arredamento essenziali, sì, ma con un tocco di squisita particolarità, data dall’oculato utilizzo dei materiali “caldi” come l’ottone. Anche la scelta dei colori è fondamentale in questa collezione, i cui toni variano dal rosa acceso, al verde malachite.

Nonostante i tempi che viviamo siano davvero molto lontani da quelli spumeggianti del secolo scorso, questa collezione può definirsi “neo decò” per la finezza dei materiali e il disegno conciso dei volumi.

L’aura speciale che questi arredi creano, confezionano e concludono un lavoro in cui l’essere e l’abitare  si fondono in un’unica stanza.

 

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