Piante da appartamento: come prendersene cura
Autunno inoltrato, le temperature si abbassano e anche per le piante da appartamento arriva l’ora di rientrare a casa dopo la villeggiatura outdoor della bella stagione. Un rientro necessario per la loro salute, ma ottimo anche per la nostra: un angolo verde domestico è sempre un toccasana per l’umore in una fredda giornata invernale. Attenzione però alle cure.
Meglio partire con il piede giusto, con una bella disinfezione pre-ricovero, come spiega la garden designer Gheo Clavarino, che insieme all’agronoma Barbara Milani si è inventata un servizio di Pronto Soccorso Verde, online e all’occorrenza a domicilio.
“Il primo passo è riportare le piante in casa sane – raccomanda – senza parassiti o uova che si schiuderebbero con il riscaldamento. Si può usare un insetticida naturale, come il piretro oppure l’olio bianco, che è un prodotto chimico, ma usato anche in agricoltura biologica. A questo punto, si può procedere con un piccolo rabbocco di terra e con una leggera potatura di pulizia”.
Una volta pronte per rientrare, bisogna scegliere la sistemazione.
“In genere le piante da appartamento sono specie da clima mediterraneo e hanno quindi bisogno di luce. L’importante è tenerle lontane dai caloriferi”.
Poi ci sono le cure quotidiane: pulizia, concimazione e soprattutto idratazione.
“Con l’equilibrio idrico si tiene sotto controllo la salute della pianta e si tengono lontani i parassiti”.
Il trucco è la regolarità: le piante non devono andare in debolezza da poca acqua, ma neanche da troppa.
“L’ideale – suggerisce Clavarino – è metterle a bagno una volta a settimana nella vasca per una mezz’ora, ma va bene anche una doccia. Oppure si può utilizzare il sottovaso, ma senza lasciare l’acqua a stagnare per troppo tempo, perché potrebbe marcire o sviluppare funghi. Ottimo lo spruzzino contro l’aria secca da riscaldamento”.
Infine, la concimazione.
“Le piante da interno – spiega la garden designer – in inverno non vanno in riposo vegetativo, quindi è consigliabile una leggera concimazione nell’acqua ogni 15-20 giorni”.
Per quanto riguarda, infine, la scelta delle specie da tenere in casa, “meglio optare per piante semplici da curare, che avranno così un aspetto sano e rigoglioso”.
Come l’Aloe, che ha bisogno di poca acqua e molta luce, o la Calathea, detta anche “pianta della preghiera”, perché quando ha sete chiude le piccole foglie come se pregasse: così non si corre il rischio di sbagliare ad innaffiarla.
E se il pollice verde fa cilecca, c’è sempre l’aiuto del Pronto Soccorso Verde: basta mandare una foto dell’ammalata via email o su whatsapp per ricevere in poche ore diagnosi e cura.
A cura di GIORGIA MARINO
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