L’estate italiana delle aste del design
Le aste di design sono una miniera di scoperte e opportunità per gli appassionati del design del secolo scorso e degli ultimi decenni: grandi nomi italiani e internazionali, rari pezzi unici, nomi emergenti tra i quasi contemporanei.
L’attesa non ha deluso le aspettative per le aste di Fine Design e SoloVenini a giugno di Cambi Aste.
Il 75 % dei lotti è stato aggiudicato rispettivamente per il 90% e 160% del valore, per un totale di 1,3milioni di euro. Tra le opere, nomi del calibro di Ettore Sottsass, Lucio Fontana, Sandro Chia, Gio Ponti, Gaetano Pesce accanto a designers contemporanei come Sara Ricciardi, Trent Jansen & Chris Nicholson.
All’asta Sant’Agostino del 25 giugno a Torino sono stati battuti oltre 300 fra lampadari, vetri, arredi di design.
La titolare Vanessa Carioggia conferma il successo e la numerosa partecipazione di pubblico sia in sala che tramite il web, modalità che registra un incremento di iscrizioni e acquisti. Tra i top lot, i lampadari di Venini firmati BBPR il cui disegno originale fu realizzato per il negozio Olivetti di New York nel 1956; le due coppie hanno realizzato ciascuna 11.500 euro.
Impossibile resistere all’eleganza del tavolo in marmo di Carrara Samo di Carlo Scarpa, prodotto negli anni ‘70, o delle poltrone San Luca di Achille e Piergiacomo Castiglioni per Gavina nel 1960. E poi i grandi nomi dal successo internazionale: il sempre quotatissimo Ponti, Max Ingrand, Sottsass, il gruppo BBPR. Anche in questa occasione c’è stata una sezione dedicata alla produzione più recente. Tra i protagonisti lo Studio 65, esponente di punta del Pop Design italiano, fondato a Torino nel ‘65 da un collettivo di futuri architetti riuniti attorno a Franco Audrito, che combattevano il conformismo dello stile “moderno”, nel nome di un cosiddetto design radicale.
In asta una dozzina di oggetti prodotti dal “Mercante di nuvole” della collezione privata di Franco e Nanà Audrito. Pezzi unici e oggetti molto rari all’asta di Arti Decorative del ’900 e Design del 19 e 20 giugno della Casa d’Aste milanese Il Ponte: 764 lotti divisi in due giornate.
Un avvio dedicato all’illuminazione, con rari esemplari di Umberto Riva, Angelo Lelii, Giuseppe Ostuni, poi i vetri di Murano di Ercole Barovier, Serena Dal Maschio, Vittorio Zecchin, Venini, Thomas e i ferri battuti di Alessandro Mazzucotelli, Carlo Rizzarda e Alberto Gerardi.
Dopo il grande design internazionale da Adolf Loos, a Bob Wilson e Ron Arad, gli architetti italiani icona del ’900 tra cui Piero Portaluppi, Osvaldo Borsani, Paolo Buffa. Si riscoprono anche gli arredi per la casa di cura La Madonnina di Milano del 1957 dei fratelli Eugenio e Ermenegildo Soncini, protagonisti del boom economico milanese.
Infine, spazio alla ceramica d’arte italiana e alle arti decorative, con la collezione di ope re di Nanni Valentini dalla Villa “La Murela” di Lino Sabattini, affiancate da opere di Bruno Gambone, Marcello Fantoni e Carlo Zauli, tra i più apprezzati artisti della ceramica italiana.
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