Le metamorfosi dei caloriferi che non ti aspetti
Calorifero: la parte terminale dell’impianto di riscaldamento, formata da una serie di moduli affiancati in acciaio, ghisa o alluminio. Insomma, un oggetto tanto funzionale quanto anonimo, spesso nascosto dal resto dell’arredamento. L’esperienza quotidiana è questa e lascia poco spazio all’immaginazione. In realtà, le cose non stanno esattamente così.
Il calorifero infatti può assumere forme di design e colori inaspettati, fino a diventare il vero protagonista dell’ambiente.
Riscaldare con stile si può. Ecco qualche esempio.
Forme insolite: Donut e Ciussai
Il nome dice tutto. Donut (“ciambella”) è il nuovo termoarredo di Scirocco H “a tutto tondo”. Caratterizzato da uno stile essenziale, questo calorifero ha un corpo scaldante a parete in acciaio dalla forma sferica. Donut infatti è formato da due cerchi, uno esterno più grande e un altro interno più piccolo.
Discorso simile per Ciussai, il calorifero flessibile distribuito da Deltacalor che rimane appeso a forma di spirale. Disponibile in cinque lunghezze, Ciussai è un radiatore che si può allungare, flettere e avvolgere, proprio come la canna dell’acqua che si usa in giardino.
Sistemi intelligenti: Tado e Frame
Il calorifero si può controllare anche dalla distanza. È questo infatti il caso di Tado, il termostato nato dalla partnership tra Viessmann e Tado che si regola direttamente dallo smartphone con un’app. Disponibile in tutti i centri certificati Viessmann, Tado è un calorifero di facile installazione, che consente all’utente di ottimizzare la temperatura e di risparmiare sui costi con un semplice clic.
Consumi e comfort sotto controllo anche con Frame, il calorifero di Cordivari. Integrato al sistema soffiante Blower, Frame crea un termoventilatore dalle forme essenziali, che consente di riscaldare rapidamente locali di piccole e medie dimensioni.
Superfici mutevoli: Livingstone e Rift
Anche il calorifero può concedersi qualche variazione sul tema. Ed è proprio per questo che Arblu ha lanciato Livingstone, un termoarredo personalizzabile nei colori e nelle stampe. La struttura è prodotta in polvere di marmo, agglomerata a freddo e colata a mano negli stampi. Il design è sobrio e il pannello di controllo è sul lato della struttura, per non compromettere l’estetica.
Il segreto di Rift è nel monocollettore con interasse flessibile, che consente di modulare misure e incastri differenti. Questo calorifero prodotto da Tubes è così adattabile che si può modificare sia in orizzontale che in verticale, disallineando le sue componenti oppure invertendole.
Sottili ed essenziali: Byobu e Raw
Antrax IT propone Byobu, un calorifero con sottili pannelli riscaldanti dalla forma squadrata, pulita e lineare. I pannelli di Byobu possono cambiare posizione ruotando attorno a un perno centrale, dando vita a un’unica superficie o mantenendo due corpi separati.
Brem rilancia con Raw, un calorifero composto da tubi tondi che formano una sovrapposizione di box. Un’architettura essenziale, che sembra una via di mezzo tra un traliccio e l’impalcatura di un cantiere. La struttura tubolare consente a Raw di trasformarsi anche in scaldasalviette.
Indirizzario Web:
Approfondimenti:
Per chi vuole rimanere al caldo, ecco qualche consiglio di letture invernali tra storia, architettura e design
© Riproduzione riservata.