Design floreale in Francia
Il magico giardino affollato di cedri, cipressi e simboli dell’arte topiaria, riflette la passione per il giardinaggio dei proprietari di questa grande casa di campagna, risalente ai primi del Novecento, ad Angouléme, graziosa località francese tra Bordeaux e Orléans.
Anche la loro attività (sono i titolari di un’azienda specializzata negli addobbi floreali e nella preparazione di matrimoni) ricalca uno stile di vita in cui la combinazione tra i fiori e il design ha un ruolo da protagonista. Per circa 10 anni, Catherine, la proprietaria, è stata grafica e poi art director di successo a Parigi, trascorrendo molte ore davanti al computer o in riunione. Poi a 35 anni ha letto la frase che le ha cambiato la vita: “Se da grande riuscirai a trasformare in professione i giochi che facevi da bambino, non ti sembrerà neppure di lavorare e continuerai a divertirti e a imparare”.
Originariamente inquilini di questa abitazione, Catherine e il marito Gustave, con molto entusiasmo, riuscirono ad acquistare la casa nel 1999, dopo una grande tempesta che colpì questa zona della Francia e che causò danni significativi un po’ ovunque. Ma questo avvenimento non li scoraggiò affatto, si rimboccarono le maniche, riuscendo ad applicare il loro talento e il tocco personale in questa abitazione di circa 300 mq, su due livelli, con circa due ettari di terreno che comprendono piscina e pool house. All’interno regna un grande senso di apertura, che raggiunge l’apice nello scenografico ingresso a doppia altezza. Le finiture in legno e le forme arrotondate della scala avvolgono gli ambienti e comunicano una sensazione di morbidezza e tranquillità. Al piano terra è distribuita la zona giorno, composta da un ingresso, una scala, due salotti, una sala da pranzo e una cucina, mentre al piano superiore è distribuita la zona notte, con tre camere da letto per altrettanti bagni. La decorazione della casa rispecchia quindi pienamente la natura dei proprietari, in particolare di Catherine.
A fare la differenza, infatti, sono stati la sua passione e quella sua testardaggine che, nei due anni in cui il cantiere dei lavori di ristrutturazione è rimasto aperto, ha imposto in più occasioni alla squadra di operai di fare e disfare e l’ha addirittura spinta a costruire modellini per spiegare come dare forma ai suoi desideri. “Come quando volevano dissuadermi dal costruire il grande camino che avevo ammirato in una rivista”, ricorda divertita Catherine. “E io, per dimostrare che era possibile sistemarlo nel soggiorno, ne ho fatto realizzare uno finto in scala. Il camino, in pietra di color salmone, ora è lì, che domina nel soggiorno!”.
L’ingresso è arredato con una sedia da giardino in ferro battuto e un set di vasi in terracotta dell’azienda senese Maurizio Benocci. In uno dei bagni al piano superiore si trova un’altra sedia in legno bianco, su cui poggia un oggetto di arte topiaria rivestito con l’edera. E, a proposito di bianco, nel soggiorno, le travi del tetto sono stati decapate e dipinte di bianco mentre, sempre all’ingresso, la lavorazione del legno è stata rifinita con una vernice opaca.
Nella maggior parte delle stanze, tende bianche alimentano la luce proveniente dall’esterno e scultorei copriletti bianchi rivestono i letti. Sfumature di giallo pallido, beige e grigio colorano le pareti di diversi ambienti della casa. I fiori, poi, sono disseminati un pò ovunque: rose antiche sono delicatamente poggiate sul tavolo della sala da pranzo e su altri piccoli tavoli della zona giorno, mentre le ortensie adornano i dolci preparati da Catherine. Altrettanto numerosa è la presenza di oggetti in vetro, tra cui una collezione di bottiglie, di vasi, brocche, coppe e candele in cristallo. La maggior parte dei mobili presenti sono antichi o di ispirazione vintage, che si combinano con una serie di arredi contemporanei.
La cucina, in evidente stile country, con le sue pareti in ardesia grigia, è provvista di un doppio lavandino e di armadietti in legno, costruiti da un artigiano locale. Un’originale lampada, di Flamant, garantisce una buona illuminazione in tutto l’ambiente.
Anche il giardino è arredato con tanti, piccoli angoli dove rilassarsi in compagnia degli amici. C’è, ad esempio, un divano letto in ferro, un tavolino proveniente da Marrakech, situato accanto a un cancello in pietra, e una serie di sedie e ombrelloni ideali per ammirare il panorama. Un’atmosfera soft, pacata avvolge l’abitazione e il suo giardino e il risultato è che tutto sembra immerso nel silenzio. Come un’oasi di relax, nella quale rifugiarsi. Non è questo ciò che chiamiamo casa?
Testo di Aldo Mazzolani
Foto di JULIEN CLAPOT/PHOTOFORPRESS.COM
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