Come distinguere le ceramiche siciliane
Il fascino dei colori diversi nelle lavorazioni a mano di Burgio, Caltagirone, Sciacca e Santo Stefano di Camastra
Caltagirone, Burgio, Sciacca, Santo Stefano di Camastra: le ceramiche siciliane raggiungono l’eccellenza in queste località, dove le tradizioni millenarie sposano l’industria contemporanea. La produzione di Caltagirone (Catania) affonda le radici nel IX secolo, quando gli arabi portarono nell’isola le loro tecniche, fra le quali l’invetriatura.
L’ottima qualità delle argille del luogo ha dato impulso alla produzione artigianale; gli oggetti furono decorati in azzurro cinerino e poi in blu, divenuto prevalente fin dal XIV secolo. Le ceramiche classiche di Caltagirone si riconoscono dal fondo blu cobalto e bianco, con motivi generalmente floreali gialli e verdi e bordi giallo oro. Accanto alle tante aziende nate nel corso dei secoli, ci sono realtà più recenti, come Maremoro. Anna Marconi e Manuela Bertelli, responsabili dell’azienda, spiegano: “I nostri prodotti sono lavorati a mano…
Articolo pubblicato su Ville&Casali di Giugno 2022
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