Cinque consigli per fare ordine in cucina
È definitivamente arrivata l’ora per le pulizie di primavera ma… la casa è talmente ingombra che pulire è davvero un’impresa! La situazione è comune alla maggior parte delle famiglie, per quanto grande possa essere la casa in cui vivono. E, tipicamente, la stanza dove si raduna la maggior concentrazione di cianfrusaglie è la cucina: dai cassetti, quando si decide di andare a fondo con il riordino, emergono i reperti più impensabili. Dalla bomboniera della comunione del cugino americano a quel pacchiano angioletto in legno che sì, è orribile. Ma è pur sempre un regalo della zia e disfarsene sarebbe oltraggioso.
Riordinare la cucina sembra un’impresa, ma non lo è.
In realtà la regola d’oro è una sola: avere metodo. Ma quale? Vi proponiamo quello di una specialista del riordino: Sabrina Toscani, presidente della Associazione Professional Organizer Italia (Apoi) nonché autrice del libro “Facciamo ordine – In casa, nel lavoro, nella vita”, edizioni Mondadori.
Ecco i cinque consigli di Sabrina Toscani per fare ordine in cucina
1. Liberarsi del superfluo
«Se buttassimo tutti gli oggetti superflui che abbiamo in casa, ci risparmieremo il 40 per cento del lavoro domestico.»
Sabrina Toscani
Se l’angioletto della zia sta prendendo polvere da dieci anni, forse in effetti è il caso di disfarsene, con buona pace di chi ce l’ha regalato. E insieme a quello possiamo cestinare i barattoli vecchi e rotti, contenitori di cui abbiamo perso il tappo da millenni, accessori che per sconosciute ragioni possediamo in molteplici copie. Anche l’elettrodomestico che pure ci sembrava così utile, ma poi non abbiamo mai usato, forse può essere regalato a qualcun altro.
2. La regola dell’80/20
Comunemente, per l’80% del nostro tempo utilizziamo solo il 20% degli oggetti che possediamo. Questo succede nel bagno, in camera da letto e, naturalmente, anche in cucina. Ciò significa che il 20% delle nostre cose merita di essere tenuto a portata di mano e ben in vista, ma il rimanente 80% può essere stipato in posti meno accessibili, e almeno in parte eliminato. Un’altra regola è quella del ¾: se evitiamo di riempire l’armadio, la dispensa o un qualunque contenitore al 100%, e ne lasciamo una piccola parte vuota, tutto il contenuto risulta più accessibile.
3. Liberare i ripiani della cucina
Se si chiama “piano lavoro”, un motivo c’è. Ed è che quello spazio ci serve appunto per affettare zucchine e impastare torte. Ma se tutta la superficie risulta ingombra a causa di elettrodomestici inutili e pile di tazzine, allora la funzione del piano viene del tutto vanificata. Liberare spazio è la prima mossa per dare a tutto un aspetto più ordinato, rendere più semplice la pulizia ed incentivare la creatività.
4. Ogni cosa la suo posto
Fare ordine significa prima di tutto mettere a posto, e questo sottintende che ogni cosa deve avere il suo spazio. Una volta liberati i ripiani dalle cianfrusaglie ed eliminato almeno parte del superfluo, possiamo finalmente riorganizzare i nostri spazi a seconda delle esigenze. Anche qui, ricordiamo le regole dell’80/20 e dei ¾: mai riempire troppo, e lasciare a portata di mano solo ciò che è davvero necessario.
5. Etichettare per trovare
A chi non l’ha mai fatto può sembrare una perdita di tempo, ma non lo è. Dove le scatole iniziano inesorabilmente a sembrare tutte uguali e dove i barattoli si moltiplicano in modo esponenziale, l’unico modo per rintracciare ciò che stiamo cercando è scriverci sopra il contenuto. Se si parla di cibi, scrivere la data di confezionamento e la probabile scadenza è un modo anche per evitare gli sprechi.
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