Cortona: agriturismi e cantine nella cittadina più amata dagli americani
Cortona ha vissuto e sta tutt’ora vivendo un intenso turismo di qualità da parte degli stranieri (soprattutto quelli di lingua inglese). È vero che questo è dovuto in buona parte prima al libro e poi al film Under the tuscan sun (titolo italiano Sotto il sole della Toscana) tratto dall’omonimo libro di Frances Mayes, ma è altrettanto vero che gli italiani stanno scoprendo Cortona praticamente sulla scia di questo successo alloctono. A ogni modo, Cortona è oggi il più importante centro turistico e culturale della zona e la facilità di collegamento, tanto da nord quanto da sud, la rende Cortona un’ottima meta per il fine settimana. Approfittando pure dell’eccellente enogastronomia.
Cortona, infatti, è anche e innanzitutto una DOC, una DOC giovane, nata solo nel 1999, che però si è imposta rapidamente all’attenzione. Il vino di punta è a base – ma i “migliori” sono in purezza – di Syrah, una varietà a bacca rossa francese che, nell’era moderna, ha nella Valle del Rodano la sua patria d’elezione. In zona, la famiglia D’Alessandro è stata la prima a piantare il Syrah in tempi non sospetti (tra il 1987 e l’88), proponendo nel 1992 il primo vino da questa varietà in purezza, il celebre Il Bosco. Dai circa 40 ettari, però, la cantina declina in tre etichette diverse il vitigno, con il più semplice Cortona e il cru Migliara al fianco del summenzionato Il Bosco. E c’è anche un bianco, da sole uve Viogner fermentate e affinate in legno: il Migliaccio. La cantina è adiacente (e ben integrata) alla bella villa del ‘700 acquistata dalla famiglia e vi lavora uno staff giovane e motivato che si avvale della consulenza del produttore langarolo Luca Currado, per i rossi, e di Christine Vernay, per il bianco. Lasciata la bella azienda, ci si può arrampicare a Cortona per una passeggiata e il pranzo. Magari in pieno centro, sotto la loggia di Piazza Pescheria che affaccia direttamente sulla centralissima Piazza della Repubblica (già Piazza del Comune).
[nggallery id=16 rel=lightbox]
Qui, nella bella stagione, il ristorante la Locanda nel Loggiato dispone i propri tavoli per godere dei gustosi piatti in un contesto certamente suggestivo. Le cucine e sale interne si trovano proprio di fronte, in un palazzo del 1200, e lo chef Marco e sua moglie Linda a coordinare il servizio propongono, in un’atmosfera di grande simpatia e affabilità, piatti tipici della cucina toscano-aretina (ribollita, fagioli al fiasco, fettuccine alla cinta senese, l’immancabile Fiorentina), ma anche interessanti rivisitazioni, come i Pici alla carbonara e il farro mantecato con radicchio e Grana, che è un po’ il piatto che materializza la filosofia di Marco: tipicità ma con fantasia. Affacciata sulla piazza principale, invece, l’Enoteca Molesini è un vero tempio per l’appassionato di vini. La famiglia è di origini venete ma vive a Cortona dal 1937 e Marco, appassionatosi al vino negli anni ’90 fino a diventare sommelier al massimo livello, ha aperto l’enoteca nel 2000 con passione e competenza. Marco, infatti, non vende vino, ma lo racconta, lo spiega, lo fa degustare sotto la sua guida. Insomma, anche chi non è proprio appassionato finirà per diventarlo, mentre chi è alla ricerca della chicca potrà scoprire etichette davvero interessanti tra oltre 1.200, sempre consigliato da Marco. Che su prenotazione può organizzare degustazioni guidate a tema (fino a 12 persone), mentre sono sempre disponibili all’assaggio un Chianti Classico, un Brunello, un rosso della DOC Cortona e un Supertuscan. Notevole la disponibilità di verticali di pregio (Sassicaia, Ornellaia, Gaja, ecc) così come i grandi formati, oltre a un’ampia scelta di bollicine e distillati. Ma Molesini non è solo vino. Ci sono gli accessori (bicchieri, decanter, cavatappi, ecc), ma sopratutto squisitezze gastronomiche selezionate da Marco sulla base di un’esperienza di famiglia di oltre mezzo secolo: salumi di Cinta Senese, pecorini di Pienza, Pici, tartufi (interi, tritati, in salsa e perfino in polvere), sughi, spezie, confetture e cioccolate artigianali d’eccellenza. E per rimanere in tema di vino, proprio ai piedi di Cortona si può visitare su appuntamento un altro grande produttore della zona, Fabrizio Dionisio. Che nella vita fa tutt’altro, ma il vino è sempre stato un sogno. Che si è avverato nel 2000, con il reimpianto a Syrah di un podere nei pressi della splendida dimora storica che il papà aveva preso come casa-vacanze già negli anni ’70. Nel 2003 arriva il primo vino, Il Castagno, il cui successo ha portato al consolidamento della cantina, oggi perfettamente integrata nel complesso della villa, con una piccola costruzione dedicata alla vinificazione e una suggestiva barriquaia. Qui, oltre al Castagno, nasce la selezione Cuculaia (che matura ben 24 mesi in barrique), il più semplice Castagnino (nome azzeccatissimo) e la loro declinazione in rosé Rosa del Castagno. La produzione è piccola e per questo accuratissima, il che ne fa un nome da amatori. E tale vuole rimanere, nell’ottica di una qualità estrema che gratifichi tanto l’appassionato quanto lo stesso produttore. Da notare che le etichette dei vini nascono da disegni fatti dai figli dello stesso Fabrizio Dionisio.
La sera, per la cena e il pernotto, Cortona offre diverse opportunità di valore, ma la nostra scelta si è orientata rispettivamente sull’Osteria del Teatro e Casa Chilenne. Il primo si trova poco sopra la piazza principale, in via Maffei, ed è un accogliente locale costruito sulla cucina di Emiliano Rossi. Che dopo la scuola alberghiera, diverse esperienze all’estero, ma soprattutto l’influsso della cucina della mamma, ha aperto giovanissimo il suo primo ristorante a Cortona. L’Osteria ne è la naturale evoluzione, per dare la massima libertà di espressione allo chef, nel suo rielaborare con passione i piatti storici del territorio, ovvero esaltare le grandi materie prime toscane in una cucina che riesce a mediare alla perfezione tra tradizione e personalizzazione. La pasta è tutta fatta in casa in un apposito laboratorio sviluppato dallo stesso Rossi e questo vale anche per la pasticceria, con particolare propensione per il cioccolato. I piatti sono eccezionalmente gustosi e possono essere accompagnati da un’ampia scelta di vini proposti, una volta tanto, a prezzi fin troppo onesti. Casa Chilenne è invece un Bed&Breakfast proprio sul corso (via Nazionale), ma non un B&B comune, bensì uno ricercato, quasi di lusso (ma non nel prezzo…). D’altronde, la titolare Jeannette Wong lo ha plasmato con il suo spirito americano che intende l’accoglienza in B&B in maniera ben diversa da come sono concepite queste strutture in Italia. Le stanze sono solo cinque (per dieci posti letto “veri”, integrabili con culle o lettini), calde e molto accoglienti, curate in ogni dettaglio sia dal punto di vista dell’arredo (tipicamente toscano) sia della funzionalità. Sono distribuite in un antico palazzo che si sviluppa in verticale su quattro livelli, ma non abbiate paura delle scale ripidissime perché c’è la sedia motorizzata. All’ultimo piano è stato ricavato uno spazio comune per gli ospiti (cucina, sala lettura e Tv) che affaccia su un assolato terrazzo, ma il vero plus di Casa Chilenne è la seconda B, il breakfast. È preparata da Jeannette in persona tra torte fatte in casa, yogurt, formaggi e salumi, l’immancabile “eggs and bacon”, frutta fresca e perfino specialità americane come il Marshmallow, che Jeannette prepara espresso con frutta di stagione (ora con le fragole): difficile resistergli… Non mancano il servizio Internet e la Tv via satellite in tutte le stanze; sono accettati animali domestici purché “con padroni educati”.
La mattina successiva è giornata di cantine, ma non prima di aver fatto un salto alla macelleria Cipollini, anch’essa in pieno centro (via Benedetti). È la più antica di Cortona (aperta ininterrottamente dal 1916) e oltre alle carni bovine (tra cui, la Chianina con tanto di certificato), è specializzata in salumi di produzione propria (tra cui il prosciutto salato all’aperto e stagionato oltre 12 mesi), nonché diversi preparati pronti da cuocere. Lasciata Cortona, prendiamo direzione Montepulciano per arrivare dopo pochi chilometri a una delle più belle cantine d’Italia: Avignonesi. I vigneti siti sia nel territorio di Cortona sia di Montepulciano le permettono di produrre sotto entrambe le denominazioni, anche sotto la prima non troviamo vini a base di Syrah bensì di Chardonnay (Il Marzocco) e di Merlot (il celeberrimo e non meno premiato Desiderio). Ma forse il vino più noto e prezioso di Avignonesi è il Vin Santo Occhio di Pernice, un gioiello che è senza dubbio il miglior vino dolce italiano e tra i più preziosi al mondo. L’azienda, oggi di proprietà di Virginie Saverys, è molto bella e curata, le splendide cantine risalgono addirittura al 1500 e l’hospitality è perfetta, con wine shop e ristorante al quale si accede unicamente su prenotazione. Adiacenti ci sono anche i due vigneti particolari, lo sperimentale “vigna tonda” e quella a “settonce” piantato ad alberello. Sempre al limitare di Cortona, in località Poggiobello di Farneta, incontriamo la piccola cantina, da visitare rigorosamente su appuntamento, di Stefano Amerighi, un vero artista del Syrah, o meglio un valido interprete della varietà secondo la filosofia dei “vins de garage”. Dalla sua piccola cantina escono poche bottiglie che sono diventate di culto per gli appassionati. Prima di lasciare Cortona, dopo aver visitato il Museo dell’Accademia Etrusca e i numerosi negozi di artigianato ceramico, è d’obbligo la visita a un’altro ristorante, la cui ambientazione lo rende sicuramente il più affascinante: interamente in pietra, è ricavato da una stalla/cantina del 1600, recuperato in originale con ancora la pietra serena come pavimento. È la Bucaccia, il regno di Romano e Agostina, nata come cacioteca per evolversi man mano in ristorante tipico (è uno dei soli 6 certificati in Toscana) con particolare attenzione alle ricette medievali, vera passione di Agostina sulle quali tiene anche dei corsi. Ma il vero vulcano è Romano, profondo conoscitore delle materie della zona, tanto che è nato professionalmente come selezionatore e affinatore di formaggi e salumi. Affidandosi a lui si “rischia” di scoprire sapori di un’intensità unica, ma anche di… non alzarsi da tavola!
Cantine a Cortona
Fattoria Le Capezzine: Valiano di Montepulciano (SI) Tel. 0578.724304 www.avignonesi.it
Fabrizio Dionisio: Loc. Il Castagno, Cortona (AR) Tel. 06.3223541 www.fabriziodionisio.it
Stefano Amerighi: Poggiobello di Farneta, Cortona (AR) Tel. 0575.648340 www.stefanoamerighi.it
Tenimenti Luigi D’Alessandro: Loc. Manzano, Cortona (AR) Tel. 0575.618667 www.tenimentidalessandro.it
Ristoranti a Cortona
Locanda nel Loggiato: Piazza Peschiera, 3, Cortona (AR) Tel. 0575.630575 www.locandanelloggiato.com
Osteria del Teatro: via Maffei 2, Cortona (AR) Tel. 0575.630556 www.osteria-del-teatro.it
La Bucaccia: via Ghibellina 17, Cortona (AR) Tel. 0575.606039 www.labucaccia.it
Prodotti tipici a Cortona
Enoteca Molesini: piazza della Repubblica 22, Cortona (AR) Tel. 0575.62544 www.molesini-market.com
Macelleria Cipollini: Via Benedetti, 16, Cortona (AR) Tel. 0575.603002
Dove dormire a Cortona
Casa Chilenne: tel. 0575.603320, www.casachilenne.com
di Alberto Lupetti foto di Corrado Bonomo
Scopri su Cantine&Sapori le migliori cantine in Toscana
© Riproduzione riservata.