Antica foresteria cambia volto con l’open space
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L’architetta Francesca Colelli ha creato una moderna residenza nella Villa Morra di Lavriano a Cortona
La foresteria di una villa storica a Cortona
La foresteria di una villa storica vicino a Cortona è stata recentemente ristrutturata per creare una dimora residenziale per una giovane coppia, attuale proprietaria dell’immobile. Il nome, Villa Morra di Lavriano, deriva da quello dell’omonima famiglia piemontese che ne ebbe il possesso, ed è costituita da un edificio a pianta quadrata che si sviluppa su tre piani, circondato da un parco caratterizzato dalla presenza di viali alberati, aree destinate a uso agricolo e dalla presenza di antichi elementi decorativi.
Storia e politica nella Villa Morra di Lavriano
Dal punto di vista storico-politico la Villa è stata un importante luogo di incontro di artisti e letterati, del calibro di Bernard Berenson, Alberto Moravia, Guglielmo Alberti, Renato Guttuso, Aldo Capitini e molti altri giganti della cultura e del pensiero italiani, che venivano ospitati dall’originaria proprietà, il conte Umberto Morra, il quale fu scrittore e giornalista.
La ristrutturazione di Villa Morra di Lavriano iniziata nel 2020 e affidata all’architetta Francesca Colelli, ha avuto come obiettivo quello di realizzare una nuova unità immobiliare, ristrutturando i vani dell’ex foresteria e unendo a questa, attraverso l’apertura di una porta posta al piano primo, alcuni ambienti facenti parte dell’antica dimora adiacente, riconvertiti in camera padronale, cabina armadio e bagno.
“Si accede alla nuova unità immobiliare”, racconta l’architetta Colelli, “attraverso una porta vetrata, posta centralmente al piano terra della foresteria, sovrastata da due finestre circolari al piano primo, in corrispondenza della Meridiana. Al piano terra, due vani, ognuno di circa 30 mq, sono stati messi in comunicazione attraverso l’apertura di un grande arco, creando un living open space. Pareti, pavimentazione e infissi sono stati rinnovati, compreso il camino che è stato ricostruito su misura e rifinito in corten”.
La foresteria cambia volto con l’open space
La cucina a penisola è stata disegnata e realizzata su misura, cercando di dare un effetto completamente pulito e armonioso con i materiali preesistenti, come il cotto delle voltine. È stata realizzata in legno laccato bianco opaco, top in corian con il contrasto dell’area snack in legno rovere spazzolato, appoggiata a sbalzo su una lastra in cristallo. “Siamo nella parte che comunque rappresenta quella con connotati e caratteristiche preesistenti di minor pregio – rispetto agli altri ambienti della villa, spiega l’architetta – motivo per il quale abbiamo avuto la possibilità di esprimere scelte progettualmente più contemporanee, ma allo stesso tempo, con la possibilità e l’obiettivo di cercare sempre dei riferimenti e un dialogo con il contesto della villa”.
Un’armoniosa fusione di storia e contemporaneità
Al primo piano, la camera padronale è stata inserita come vano all’interno della nuova unità immobiliare, realizzando un’apertura su un muro non portante. “Ci troviamo – aggiunge l’architetta – all’interno di uno degli ambienti di Villa Morra, che rappresentano uno degli ampliamenti realizzati nell’800. L’ambiente, di circa 40 mq è caratterizzato dalla presenza di due maestose colonne, pavimento in cementine esagonali, tipiche dei primi del 900 e stucchi e decori in stile liberty. Le pareti riportano la sequenza ripetitiva di linee verticali disegnate a mano, la cui parte iniziale e finale è delimitata dalla presenza di un giglio. Durante il primo sopralluogo, la sensazione era quella di un ambiente tetro, in cui tutti gli elementi presenti risultavano pesanti e poco valorizzati.”
“L’illuminazione era scarsa e la presenza di pesanti tende alle finestre contribuiva ad esaltare questa condizione. Per il restauro dei decori parietali e per il soffitto, mi sono avvalsa della competenza della decoratrice Silena Gallorini, che sapientemente e con immensa sensibilità è riuscita a ripristinare e a dare una nuova luce, cercando fedelmente di mantenere i toni originali e il disegno”.
Gli arredi sono contemporanei, con un tono di colore che riprende il pavimento e alcune linee dei colori parietali, e sono disegnati su misura dall’architetta Colelli che si è avvalsa di artigiani locali. I tendaggi semplici, contribuiscono anche nelle ore diurne a dare una maggiore luminosità all’ambiente.
Articolo pubblicato su Ville&Casali di Novembre 2022
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