È in edicola il numero di Agosto 2020 di Ville&Casali

La consapevolezza dell’estate 2020

L’estate del 2020 sarà ricordata come il momento della consapevolezza, la capacità di essere a conoscenza di ciò che si percepisce (la pandemia) e delle proprie risposte di comportamento. Anche l’architettura della casa è diventata più etica, legata al rispetto del pianeta e focalizzata sui colori neutri, bianco, beige, grigio e sugli arredi naturali. Legno, lino, cotone, bambù, pietra, rattan, vimini (e non solo) arredano con la loro leggerezza le dimore moderne e raccontano una nuova consapevolezza per affrontare il futuro. Sono queste le ispirazioni che Ville&Casali propone in questo numero con due abitazioni in Sardegna realizzate in Costa Smeralda dall’interior designer romana Silvia Zamarion e dall’architetto parigino Stefania Stera, che vorrebbe rilanciare un’architettura “colta” della costa, come quella voluta negli anni Sessanta dal principe Karim Aga Khan con architetti tipo Luigi Vietti, Jacques Couelle, Michele Busiri Vici e il sardo Antonio Simon Mossa. Proprio il Consorzio Costa Smeralda offre oggi la possibilità unica di acquistare ben 27 stazzi disseminati lungo i 55 km del suo territorio. Si tratta di case di contadini, spesso semplici ruderi, immersi nei profumi del cisto, mirto, lentisco, olivastro, corbezzolo, erica e ginepro. E non sono le uniche iniziative immobiliari in Sardegna che Ville&Casali presenta in questo numero, dalla Gallura a Pula. I lettori scopriranno, poi, altre belle residenze al mare, come a Mykonos, e anche in montagna. L’architetto Ambra Piccin ci regala esplosioni di luce in un attico ristrutturato a Cortina, capace di catturare l’atmosfera grigio perla delle montagne dolomitiche. Anche nella conca ampezzana il mercato immobiliare è in fermento, in attesa dei Campionati mondiali di sci del 2021. Infine, questo numero presenta altri servizi utili, dalle cucine al parquet. Chi vuole trascorrere vacanze da sogno quest’anno può quindi andare in Costa Smeralda o a Cortina, ma anche concedersi una gita in un faro, in attesa magari di comprarne uno dal Demanio italiano, come riveliamo ai nostri lettori.

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