Nuova vita per una masseria

di Redazione Ville&Casali

Nuova vita per una masseria

La ristrutturazione dell’edificio principale di Borgo Aratico, vasta proprietà agricola tra Monopoli e Fasano, tra culto della tradizione e innovativa creatività

La proprietà, di una famiglia di agricoltori rispettosi del passato ma aperti verso il futuro, si compone di una masseria, un sistema di 15 trulli e un fienile con copertura a “cummersa”, suggestiva struttura con tetto spiovente in pietra. Il restauro della masseria principale, il cui primo corpo risale al 1889, ha trasformato questa antica dimora in una residenza immersa nella realtà agricola evocativa delle bellezze della valle d’Itria, senza tralasciare il comfort di un’abitazione moderna.

Per il recupero dei muretti a secco che circondano la proprietà, il sapiente lavoro dei mastri trullari locali è stato essenziale. La particolare luce naturale della Puglia fa risaltare la calce bianca delle masserie e i paramenti dei muretti. “Per questo – dice l’architetto Floriana Errico –  lo studio illuminotecnico di Borgo Aratico esalta anche nelle ore notturne gli elementi architettonici e naturali.  Al mio fianco nella progettazione e direzione lavori della parte impiantistica c’è stato l’ing. Marcello Pellegrini. La parte impiantistica, integrata nella struttura senza essere invasiva, ha necessitato di un’attenta progettazione. La BP Elettrica, per gli impianti elettrici e tecnologici, e la Grassi Impianti per quelli idraulici e condizionamento, sono state un punto di forza per rendere contemporanea una masseria dell’800. Così come i tecnici Ariston, fondamentali nella scelta e nell’installazione dei prodotti. La scelta di Nuos Plus 250 SYS, scaldacqua Ariston a pompa di calore aria-acqua a pavimento per la produzione di acqua calda sanitaria, ha permesso di alleggerire la linea impiantistica, alimentandola con la sola corrente elettrica”. 

“Tutti i materiali del restauro sono autoctoni e gran parte degli arredi sono stati realizzati da maestranze locali su disegno dell’architetto. E tra gli oggetti e i mobili di famiglia, è stato scelto ciò che poteva essere riusato. Il recupero di cassapanche e credenze – aggiunge Floriana Errico – insieme alla realizzazione ex novo su mio disegno di alcuni arredi, è opera di Mimmo e Patrizia della ditta DIMORE, che hanno saputo interpretare al meglio la mia esigenza di far convivere l’antico con il vivere contemporaneo.”

La masseria è costituita da due distinte unità abitative accorpabili. “La Limonaia”, appartamento realizzato nell’ex opificio, è composto da due camere da letto, due bagni, un soggiorno con angolo cottura e una zona relax su un soppalco in legno. La “Chiancarella” prevede due stanze da letto, due bagni, una cucina abitabile e un soggiorno.

Gli infissi in legno con vetrocamera e le porte interne sono stati tutti realizzati su misura della PB Finestre e forniti da SPAZIO 3 di Di Bari Sabrina & C.

La pavimentazione in quasi tutta la Masseria è in “chianche”, tranne che per il pavimento della zona giorno delle Limonaia, che recupera antiche cementine. L’effetto sotto il tavolo da pranzo è quello di un tappeto a scacchi su chianche bianche. Le volte, a botte o a crociera, sono lasciate in pietra a vista, così come non è intonacata la pietra delle pareti e della volta dell’ex cantina dove è stata realizzata un’area spa.

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