Studio Memo e Cantori: La percezione di un’emozione
Uno stile raffinato ed elegante, dinamico per forma ed accostamenti materici, è l’anima di un progetto dell’arch. Maurizio Manzoni.
Manzoni ha fondato, nel 2001, lo Studio Memo di Firenze, la cui caratteristica è la multidisciplinarità.
Lo studio tratta: industrial design, interior decoration, architettura, ma anche la comunicazione visiva e la ricerca stilistica, che permettono la collaborazione con le maggiori aziende a livello nazionale e internazionale.
«La coerenza formale e la gestione delle proporzioni, insieme alla funzionalità, sono alla base per l’ideazione di un prodotto vincente. L’uomo ha innegabilmente una propria capacità di percepire il ‘bello’. Il mio obiettivo è toccare questi sentimenti, creando interesse e curiosità in chi osserva i prodotti. Con emozione. Per riuscirci serve una cura attenta degli aspetti visivi del prodotto ricercando la sinergia tra il mio sentire e la percezione del mondo che mi circonda e che guida la mia idea.»
Maurizio Manzoni
Per Manzoni l’ispirazione nasce dalla richiesta del committente, dalle necessità e aspettative della clientela.
«Importante in questa fase é prendere coscienza del DNA e della storia produttiva del marchio per il quale si progetta.»
Maurizio Manzoni
La fase creativa ha il suo fascino: da una parte è cosciente, dall’altra affonda le radici in logiche inconsce, nate in anni di formazione intellettuale e che si rinnovano costantemente nel vivere quotidiano.
«La definizione stilistica è fondamentale per arrivare a un processo di rivitalizzazione continua, in cooperazione con il committente. Pensando ad una splendida collaborazione, mi viene in mente l’azienda Cantori. Sin dai primi approcci al tema, è stata chiara la comunione di intenti e la lettura che volevo dare a questa collaborazione.»
Maurizio Manzoni
Sono bastate poche parole per trovare il pieno appoggio del fondatore dell’azienda, Sante Cantori.
Cantori ha accolto a braccia aperte la proposta di ritrovare le radici storiche del marchio andando a sfruttare le capacità di trasformazione del metallo, la forgiatura, la magia del ferro battuto. Un percorso creativo a ritroso che è andato a recuperare materie e lavorazioni, ancora vive nel nostro immaginario collettivo, ma utilizzate in epoche remote.
Una visione vincente per lo Studio Memo:
«Senza fermarsi, per continuare a crescere con chi sente di poter evolvere insieme a noi. Con un occhio alle materie naturali e all’ecosostenibilità, i temi del futuro, frontiere per chi vuole superare il livello attuale del progetto.»
Maurizio Manzoni
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