Tesla presenta la nuova Model 3
Quando Elon Musk, il Ceo di Tesla, annunciò al mondo nel gennaio 2016 il progetto della futura Model 3 e avviò una campagna di prenotazioni via web chiedendo un “atto di fiducia” nei suoi confronti, molti si chiesero se l’azienda avesse bisogno di un finanziamento straordinario per sopravvivere oppure se l’operazione – del tutto inconsueta nel mercato dell’automotive – avesse qualche finalità pubblicitaria per richiamare nuovi investitori sparsi nei quattro angoli della terra, da premiare con una vettura assolutamente inconfondibile ed efficiente, da attendere con pazienza e curiosità. Oggi, a quasi due anni da quell’annuncio, possiamo affermare che ha prevalso la seconda ipotesi, considerando che sulla Tesla si sono abbattute quasi 400 mila prenotazioni e la vettura è effettivamente uscita dalla linea di produzione con tutte le caratteristiche che – sulla carta – erano state dichiarate al momento del lancio. Ovviamente non si tratta di una vettura “normale”, seppure nella categoria Premium (quella della Audi, delle Mercedes, delle Jaguar, delle BMW, delle Lexus, per intenderci), che non impiega motori tradizionali a benzina, gasolio o ibridi, ma solo propulsori elettrici alimentati da potenti accumulatori con ricarica plug- in, in linea con le due sorelle maggiori, la Model S e la Model X. A convincere tanti automobilisti non è stata però solo la tabella delle prestazioni dichiarate, da far invidia a una supersportiva, ma il prezzo d’acquisto concorrenziale.
Solo trentacinquemila dollari (circa 32 mila euro) per entrare in possesso di una berlina fortemente aerodinamica a emissioni zero, con autonomia variabile da 300 a 450 km in relazione alle condizioni d’uso, veloce e potente – con uno 0-100 Km/h in 6 secondi netti – e con capacità di trasporto inusuali (5 persone nell’abitacolo e 700 litri di bagagli, da stivare tra il vano anteriore e quello posteriore). Aggiungiamo anche una coppia stratosferica, che le consente di trainare una seconda vettura perdendo solo il 10% delle sue prestazioni e il quadro è “quasi” completo. Quasi, perché manca all’appello una dotazione di accessori per la versione base che comunque comprende il navigatore, telecamere posteriori, impianto audio con otto altoparlanti, sistemi di frenata di emergenza e assistenza alla guida, connessioni internet e ricariche wireless per smartphone e iPad in plancia.
L’abitacolo poi è particolarmente confortevole, con sedili ergonomici e una silenziosità di marcia inusuale, considerando che i pochi rumori che filtrano sono da addebitare al rotolamento degli pneumatici. Pochi anche gli optional (tetto in cristallo, rivestimenti in pelle, impianto audio ancora più potente, accumulatori maggiorati per avere un 30% di autonomia in più) e una grande eleganza, con un design che di americano ha ben poco, rifacendosi a linee purissime e molto occidentali. Non si era mai vista una vettura del genere, con queste caratteristiche e quel prezzo d’attacco, ma ora il sogno di Elon Musk è diventato realtà. Il mercato, seppur faticosamente, lo sta premiando. Molti esperti del settore lo avevano criticato per l’eccessiva arditezza del progetto, che avrebbe richiesto un volume di investimenti non alla portata di Tesla, azienda di nicchia nel settore e non certo abituata a grosse produzioni di serie. Ma ora, con le prime Model 3 consegnate negli USA ad automobilisti entusiasti, i dubbi si stanno dissolvendo e anche le altre Case auto stanno guardando con interesse alla rotta tracciata da Tesla. In fondo si tratta di una vettura innovativa, prestazionale e in linea con i canoni di una vita “green”, basata sul risparmio energetico e sull’impiego di energia alternativa, che sta conquistando velocemente tante famiglie nel mondo. In America, con la veloce diffusione delle colonnine di ricarica elettrica, è certo più semplice ipotizzare il successo della Model 3, ma sembra che anche in Italia qualcosa si stia muovendo, considerando il recente accordo stipulato a novembre dello scorso anno da Enel e Anas per l’installazione di oltre 300 punti di ricarica su autostrade e le più importanti e trafficate arterie stradali.
Aggiungiamo che è ancora possibile ordinarla sul sito della Tesla, con 1000 euro, una carta di credito e 18 mesi di attesa stimati. Tra sei mesi si saprà quali colori e quali optional saranno disponibili sulla vettura e quando sarà possibile perfezionare il contratto di acquisto con un prezzo definitivo. Una scommessa? Certamente, ma forse ne vale la pena considerando la contropartita che potrebbe entrare con grande gioia e soddisfazione nel nostro garage!
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