Dimora storica in Umbria: un eremo rinascimentale
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Rifugio rinascimentale nelle colline umbre: Jacqueline e Jeremy Sinclair raccontano la magia della loro dimora storica
Jacqueline e Jeremy Sinclair, lei illustratrice di libri per bambini e lui presidente della holding MC Saatchi&Saatchi racontano a Ville&Casali come abbiano scelto di vivere l’estate nella loro dimora storica in Umbria, un eremo rinascimentale, a pochi chilometri da Pierantonio.
I Sinclair sono rimasti stregati dalla bellezza delle colline umbre, dai boschi a perdita d’occhio, dai castelli e dalle torri che riportano alla memoria la storia dell’Italia. E soprattutto dalla possibilità di vivere al centro del territorio che ha generato il Rinascimento, dove hanno vissuto Raffaello e Piero della Francesca, Leonardo da Vinci e Michelangelo.
Le origini di una passione
Basta entrare nella loro casa vicino ad Umbertide per trovare libri d’arte e di storia italiana soprattutto della Toscana e dell’Umbria. Jeremy si dedica alla cura di eccellenti vini, che produce nella sua tenuta di 120 ettari, che è stato costretto a comprare per poter possedere e restaurare una chiesa semidistrutta in fondo alla valle in cui sorge il suo eremo rinascimentale.
Un osservatorio eccezionale per godere del paesaggio incontaminato dei boschi umbri e da cui si può ammirare in lontananza il castello di Antognolla, attiguo all’omonimo campo da golf, acquistato recentemente da imprenditori russi per circa 140 milioni di euro. “Questa casa l’abbiamo trovata grazie a Shona, un’ex assistente di James Stephens, che ci ha riferito che un geometra, Gaudio Carrini, la stava restaurando e forse l’avrebbe venduta. Il progetto ci è piaciuto e l’abbiamo subito acquistata e poi restaurata grazie a Carrini e all’architetto Irma de Arrascaeta”, raccontano i coniugi inglesi.
Arrivare alla dimora storica in Umbria
Alla casa si arriva da Pierantonio, sulle E45 e poi imboccando una stradina bianca di un paio di chilometri fino ad arrivare alla cima della collina attraverso lecci e poi pini e cipressi. Varcato il cancello, un ampio giardino punteggiato da alberi da frutto di ogni specie, fichi, albicocchi, susini, accoglie il visitatore che trova a guardia di questo eremo rinascimentale un cane docile e affettuoso, metà barboncino e metà golden retriever, di nome Doddie. Poco più in basso, esposta a mezzogiorno un’ampia piscina domina la valle.
La disposizione della casa è semplice: a sinistra un’ampia sala da pranzo e a destra un grande soggiorno con il camino, in doppio volume, collegati a loro volta con la cucina e un angolo office, dove Jeremy con il suo computer si collega con i suoi amici o con i manager della sua azienda dislocata in 24 paesi in cinque continenti.
Disposizione dei locali dell’eremo rinascimentale
Al primo piano: due camere da letto, tra cui quella padronale, con altrettanti bagni. In basso, alcune camere da letto per gli ospiti. Dal living si accede ad un ampio terrazzo che domina la valle e la piscina. A sinistra, un grande tavolo in pietra, sotto un pergolato, e a destra un living esterno con mobili in midollino di Maisons du Monde. “Metà dell’arredamento della casa arriva dall’Inghilterra e metà dall’Umbria”, spiega Jacqueline Sinclair “Siamo abbastanza eclettici e così i dipinti e i Buddha vengono dall’Estremo Oriente, i tappeti dal Medio Oriente.
Le maschere sono africane e altri mobili e dipinti li abbiamo acquistati in Umbria. Per esempio alcuni vasi, le colonne antiche, la fontana, il cancello esterno e il bagno padronale, dagli antiquari Umberto e Roberto Bianchi di Monterchi (tel.3890943767), i letti in ferro da L’Officina di Spello. La cucina, la stufa, alcuni vasi e i pavimenti di recupero ci sono stati forniti da Lacole, La Casa italiana. Il tavolo da pranzo del sedicesimo secolo che proviene da un convento, invece, lo abbiamo acquistato in un negozio di antichità di Anghiari. Le sedie e un altro tavolo da un restauratore locale che stava chiudendo.
Il vino dei Sinclair
I Sinclair vivono il loro eremo rinascimentale tutte le estati, ma anche d’inverno, e in ogni momento in cui possono lasciare Londra, anche per seguire la propria azienda agricola che, sotto il marchio Chiesa del Carmine, produce olio extra vergine e vino: alcune migliaia di bottiglie di vino bianco IGT Umbria, a base di Trebbiano Spoletino 100% e altrettante di vino rosso denominato “Il campanile”. Il bianco ha un colore giallo paglierino intenso che sprigiona profumi floreali e fruttati molto gradevoli. Il rosso è prodotto con uve sangiovese, sagrantino e merlot. L’affinamento avviene in botti di rovere per nove mesi. Di colore rosso rubino intenso ha profumi variegati di frutti di bosco a bacca rossa e spezie dolci.
La produzione limitata è acquistata per lo più da amici e visitatori, ma anche da qualche ristorante. Considerato che i vini sono biologici, i prezzi, tra i 7 e i 10 euro, sembrano molto interessanti per una produzione limitata. I Sinclair impiegano quattro operai full time per la loro azienda e pensano di ampliare la vigna e un giorno, forse, anche di coltivare i tartufi. I coniugi inglesi ci dicono infine che amano le persone del luogo, la cucina italiana e umbra in particolare nonché il paesaggio. Ci rivelano che ai loro amici di Londra parlano poco della loro casa in Italia ma li invitano a visitarla. Semplicemente per lasciarli a bocca aperta quando arrivano.
di Enrico Morelli
foto di Moreno Maggi
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